Le vostre storie

Sclerosi multipla: di corsia in corsia, speranza verso il cielo sereno

Non è stato semplice prendere la decisione di cercare aiuto tramite Internet ma, tutto sommato, come si suol dire il gioco potrà valere la candela e chi non risica non rosica. Ho così deciso di raccontare la mia storia con la sclerosi multipla: il mio nome è DannyF, ben volentieri, dando una mano, partecipavo alle attività proposte dalla parrocchia della città in cui vivo, sono nata sana, ho iniziato a vivere normalmente, la scuola, che paradosso e beffa nella beffa: ero insegnante di sostegno, avevo indirettamente e teoricamente a che vedere con l’handicap, era remota in me l’ipotesi che anch’io un di la dovessi fronteggiare ma, ignara, quel fatidico giorno si stava avvicinando per me…; lo sport, gli amici, avevo interessi vari che riempivano le mie giornate, ho sempre amato, rispettato e mai sfidato la vita in tutti i suoi più semplici (ma per me significativi) aspetti che il più delle volte si danno per scontati e non si apprezzano; tra le altre cose erano in corso i preparativi per il giorno in cui io dovevo spegnere le mie candeline, in occasione del festeggiamento del mio compleanno e mai mi sarei potuta immaginare di poter ricevere un “regalo” così tanto particolare.

Non è stato semplice prendere la decisione di cercare aiuto tramite Internet ma, tutto sommato, come si suol dire il gioco potrà valere la candela e chi non risica non rosica. Ho così deciso di raccontare la mia storia con la sclerosi multipla: il mio nome è DannyF, ben volentieri, dando una mano, partecipavo alle attività proposte dalla parrocchia della città in cui vivo, sono nata sana, ho iniziato a vivere normalmente, la scuola, che paradosso e beffa nella beffa: ero insegnante di sostegno, avevo indirettamente e teoricamente a che vedere con l’handicap, era remota in me l’ipotesi che anch’io un di la dovessi fronteggiare ma, ignara, quel fatidico giorno si stava avvicinando per me…; lo sport, gli amici, avevo interessi vari che riempivano le mie giornate, ho sempre amato, rispettato e mai sfidato la vita in tutti i suoi più semplici (ma per me significativi) aspetti che il più delle volte si danno per scontati e non si apprezzano; tra le altre cose erano in corso i preparativi per il giorno in cui io dovevo spegnere le mie candeline, in occasione del festeggiamento del mio compleanno e mai mi sarei potuta immaginare di poter ricevere un “regalo” così tanto particolare.

Tutto sembrava procedere per il verso giusto, quando ecco che all’improvviso senza alcun apparente motivo, il mio corpo mi dava dei segnali alquanto strani, diversi dal solito: camminavo avendo la sensazione che il suolo mi scivolasse da sotto i piedi, la mia testa era intontita, avevo una confusione mentale, un fruscio, barcollavo, camminavo a zig e zag, su quasi tutto il corpo avevo del formicolio (la così detta parestesia, sensazione di perdita di sensibilità e di “addormentamento” di un’area del corpo più o meno estesa che può essere dovuta all’interruzione del trasporto assonale causata dalla compressione di un nervo o, qualora la parestesia sia persistente, da un danno assonale vero e proprio.)

Gruppo San Donato

Tra gli altri aspetti che caratterizzavano questo mio stato di salute fisico, c’è da aggiungere un generale indebolimento, fiacca, stanchezza, il mio stato mentale era indescrivibile così come lo era la mancanza di connessione tra i comandi che avrebbe dovuto impartire il mio cervello al corpo, al fine di poter compiere movimenti corretti e volontari; solo in un secondo momento ho potuto dare un senso a quanto mi stava succedendo, potendo paragonare la connessione ad un circuito elettrico che per adempiere alla sua corretta funzione necessita dell’impulso mancante!

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