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Cataratta: come evitare le infezioni post-operatorie

Arriva un nuovo collirio tutto italiano, in grado di prevenire e trattare l'infiammazione e l'eventuale infezione associate alla chirurgia

La chirurgia della cataratta è uno degli interventi oftalmici più frequenti in tutto il mondo. Soltanto in Italia vengono eseguiti circa 600.000 interventi all’anno. La tecnica operatoria è sempre più precisa e accurata, però le strategie post-operatorie sono rimaste più o meno le stesse del passato. Oggi però è disponibile nelle farmacie italiane un nuovo collirio “made in Italy” per la prevenzione e il trattamento dell’infiammazione e la prevenzione dell’infezione associata alla chirurgia della cataratta negli adulti.

Un nuovo collirio per la gestione del post-operatorio

Il farmaco associa un antibiotico fluorochinolonico ad ampio spettro, la levofloxacina, al desametasone, cortisonico di riferimento in oftalmologia. «La cataratta è uno degli interventi più eseguiti al mondo e negli anni la tecnica operatoria ha fatto passi da gigante, diventando sempre più precisa e accurata; purtroppo, non si può dire lo stesso per le strategie terapeutiche per il post-operatorio, che si basano sulla somministrazione di antibiotici e steroidi per quattordici giorni», spiega Stanislao Rizzo, professore di Oftalmologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore Roma. «Questa nuova formulazione “due in uno” rappresenta un passo avanti nella gestione post-chirurgica della cataratta. Facilita la somministrazione, migliorando l’aderenza terapeutica, anche in considerazione del fatto che si tratta per lo più di pazienti anziani che fanno fatica a destreggiarsi con due farmaci diversi, e allo stesso tempo ha un impatto importante nella durata del trattamento».

Gruppo San Donato

Lo studio sulla combinazione di levofloxacina e desametasone

Per dimostrare l’efficacia del collirio, la società farmaceutica che ha realizzato il farmaco, la NTC di Milano, ha condotto uno studio clinico su 800 pazienti in oltre 50 centri, che ha dimostrato la non inferiorità del trattamento di una settimana con levofloxacina/desametasone seguito dalla somministrazione di desametasone da solo per ulteriori 7 giorni, rispetto alla terapia di tobramicina e desametasone per due settimane. Durante lo studio è emerso che l’85% delle persone in trattamento per una settimana con la combinazione fissa levofloxacina-desametasone non ha mostrato segni di infiammazione oculare, dimostrando che l’utilizzo dei corticosteroidi per sette giorni è sufficiente per il controllo dell’infiammazione nella stragrande maggioranza dei pazienti.

«Questo è il primo studio a confrontare due regimi di profilassi antibiotica di diversa durata» commenta Luca Rossetti, professore di Malattie dell’Apparato Visivo all’Università degli Studi di Milano. «La riduzione da 14 a 7 giorni del trattamento post-operatorio è un aspetto molto importante perché da un lato offre l’opportunità di ottimizzare l’uso dei corticosteroidi, e ridurre quindi gli effetti collaterali a esso associati, e dall’altro di ridurre il tempo di esposizione ad antibiotici e, di conseguenza, abbassare la probabilità di insorgenza di resistenze. Infine, la minor durata del trattamento, insieme alla comodità di avere entrambi i principi attivi nello stesso collirio, rappresenta un aspetto importante per migliorare l’aderenza alla terapia delle persone che si sono sottoposte a un intervento di cataratta».

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