Disabili

Una vita in divenire

«Nel suo divenire l’umana essenza non giunge mai all’essere, poiché il divenire non cessa mai né si arresta, ma dal seme per mutazioni successive essa produce l’embrione, poi il bambino, poi il fanciullo e successivamente, il ragazzo, il giovane, l’uomo, l’anziano, il vecchio consumando la nascita e le prime età a vantaggio delle successive» scrive Plutarco. «E noi ci copriamo di ridicolo temendo una morte sola, mentre siamo morti e stiamo morendo già tante volte... l’uomo maturo viene meno quando diventa vecchio e il giovane perisce nell’uomo maturo, e il fanciullo nel giovane... l’uomo di ieri è morto in quello di oggi e l’uomo di oggi muore in quello di domani».  

«Nel suo divenire l’umana essenza non giunge mai all’essere, poiché il divenire non cessa mai né si arresta, ma dal seme per mutazioni successive essa produce l’embrione, poi il bambino, poi il fanciullo e successivamente, il ragazzo, il giovane, l’uomo, l’anziano, il vecchio consumando la nascita e le prime età a vantaggio delle successive» scrive Plutarco. «E noi ci copriamo di ridicolo temendo una morte sola, mentre siamo morti e stiamo morendo già tante volte… l’uomo maturo viene meno quando diventa vecchio e il giovane perisce nell’uomo maturo, e il fanciullo nel giovane… l’uomo di ieri è morto in quello di oggi e l’uomo di oggi muore in quello di domani».

 

Oggi mi piace pensare all’esistenza come un lungo alternarsi di sonno e risveglio. E, forse in qualche modo, è così, è il ciclo della natura: il giorno si spegne lentamente nella notte e la notte si riaccende nel giorno. Ma mentre gli animali hanno la testa sgombra dai ricordi, gli uomini portano con sé il ricordo di ciò che sono stati il giorno precedente. E’ questo che li fa diversi dal resto degli esseri animati: la consapevolezza di se stessi attraverso il proprio vissuto.

Gruppo San Donato

Eppure, nonostante l’esperienza insegni quanto vano sia il tentativo di programmare, come fosse un diario, il proprio futuro, si cade sempre nello stesso errore. Per poi scoprire che il destino si diverte a scompaginare le pagine di questo diario. Gioca il fato con il libro della vita di ognuno di noi, inserisce fogli bianchi al posto di quelli scritti e obbliga a riscrivere le proprie storie, le proprie vite.

Non si sa quando e perché, ma la vita può svoltare in direzioni inimmaginate. Ma forse la vita è proprio bella per questo.

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