Disabili

Scavalchiamo le differenze: il concorso ippico per disabili e non

Dal 29 ottobre al 1° novembre a Pianelle (Pescara) Special Olympics Italia ha organizzato Scavalchiamo le differenze, il primo meeting nazionale di equitazione unificata.

Dal 29 ottobre al 1° novembre a Pianelle (Pescara) Special Olympics Italia ha organizzato Scavalchiamo le differenze, il primo meeting nazionale di equitazione unificata.
L’incontro ippico sarà aperto ad Atleti italiani con e senza disabilità intellettiva. «Un appuntamento importante – spiegano dal Movimento Special Olympics– che favorisce la crescita dell’autostima, anche in funzione di un miglioramento dell’autonomia motoria e, non da meno, per l’emergere di quelle capacità che nel vissuto quotidiano faticano ad affiorare. Al meeting, per la prima volta in Italia, atleti normodotati e disabili mentali saranno impegnati in una gara con le discipline della monta americana. Una specialità che il regolamento internazionale di Special Olympics sta promuovendo e che ha molti praticanti, anche in Italia dove però non era ancora stata organizzata una competizione».

«Le discipline della monta americana sono più semplici da eseguire per chi ha difficoltà a capire e poi replicare una sequenza spazio-temporale. Il percorso è delimitato e questo facilita l’esecuzione in piena autonomia, condizione non sempre possibile nelle gare di equitazione “tradizionale”. Per via della complessità degli esercizi, infatti, per alcune disabilità, è prevista la vicinanza del tecnico», spiega Elena Lucchesi, responsabile nazionale di equitazione per Special Olympics.

Gruppo San Donato

Ci sarà anche Katia Di Marzio, 17 anni il prossimo dicembre, che lo scorso luglio ai Mondiali Special Olympics di Atene ha conquistato la medaglia d’argento nell’equitazione. Katia, all’età di 4 anni, è colpita agli occhi da una forma di artrite reumatoide che, al momento, le permette di vedere solo un 1/60. Una malattia che rallenta il suo sviluppo mentale e relazionale. Katia sembra destinata a vivere fra le mura della sua casa di Cappelle sul Tavo, un paese sulle colline abruzzesi. Mamma Luana invece la porta a fare ippoterapia, due volte la settimana, a 45 km da casa.

Una riabilitazione che diventa uno sport. «Dopo qualche lezione aveva ricominciato a parlare – ricorda la mamma -. A scuola riusciva anche a raccontare del suo hobby e si sentiva stimata dai compagni. Poi grazie a Benedetta Nesti della società sportiva Scavalcando, Katia è diventata un’atleta di Special Olympics». Katia, oggi, deve conciliare gli allenamenti con la scuola poiché frequenta il 4° anno del liceo in Scienze sociali e dopo la maturità vuole iscriversi all’università per diventante terapista della riabilitazione con i cavalli.

In Italia ci sono una sessantina di società sportive aderenti a Special Olympics in cui è possibile praticare equitazione. Inviando una email a soi@specialolympics.it è possibile chiedere informazioni. Le società mettono a disposizione cavalli e attrezzature. Per quanto riguarda il costo delle lezioni, le associazioni offrono abbonamenti (ad esempio 4 lezioni base da 45 minuti costano una settantina di euro) e spesso sono coinvolti sponsor privati e pubblici che permettono di abbattere, in tutto o in parte, le tariffe.

Fonte Corriere della Sera

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio