Disabili

Salvo il comitato paralimpico

Ha vinto lui, Luca Pancalli, il presidente del Comitato Italiano paralimpico. Con garbo e incisività, senza mai cadere nel vittimismo. Sarebbe stato facile, parlando di sport disabile. Ma tutto quello che ha costruito lo ha fatto percorrendo la strada opposta, vivendo il suo mondo come una straordinaria occasione di riscatto sportivo e di inserimento sociale.

Ha vinto lui, Luca Pancalli, il presidente del Comitato Italiano paralimpico. Con garbo e incisività, senza mai cadere nel vittimismo. Sarebbe stato facile, parlando di sport disabile. Ma tutto quello che ha costruito lo ha fatto percorrendo la strada opposta, vivendo il suo mondo come una straordinaria occasione di riscatto sportivo e di inserimento sociale.

Un mondo costruito con fatica, anno per anno – fino a incassare il riconoscimento dal Comitato internazionale: l’Italia dello sport paralimpico è un modello da imitare nel mondo – che poteva sparire per una dimenticanza o un taglio brusco al finanziamento dello Stato al suo movimento: sei milioni l’anno. E invece arrivata la buona notizia: quei soldi arriveranno.  «Ho appreso con grande gioia – racconta Pancalli – dell’approvazione, da parte della V Commissione Bilancio della Camera, del finanziamento del Comitato Italiano Paralimpico.

Gruppo San Donato

Ringrazio il Governo ed, in particolare, il Ministro per lo Sport Piero Gnudi, per l`attenzione da lui riservata, sin dall`inizio, a questa delicata vicenda, che metteva a rischio la vita stessa della nostra organizzazione, decisione peraltro maturata in momento drammatico per l`intero Paese, che avrebbe giustificato un taglio allo sport paralimpico, come già accaduto con il Coni».

Con Pancalli, esultano gli 80 mila tesserati per le 20 federazioni e le 11 discipline associate. Pancalli aveva raccontato al Qn: «Non dormo da 20 giorni», ora può rilassarsi:«Ho vissuto momenti di grande sconforto, ma ho sempre avuto fiducia nelle istituzioni che hanno capito la valenza non solo del nostro sport, ma anche la missione sociale che rappresenta». Il Cip non ha subito neanche il taglio del finanziamento del 10%, come accaduto al Coni: «Questo dimostra l’attenzione del Governo, con l’iter parlamentare seguito dal presidente e il suo vice della V Commissione, onorevoli Giorgetti e Occhiuto. Li ringrazio e speriamo di ripagare l’investimento a Londra 2012, nel corso dei Giochi Paralimpici». Un’investimento in favore dello sport di un comitato che, per primo, ha annullato le differenze nella società civile, impegnandosi a pieno regime anche nel settore scolastico dove, spiega Pancalli: «Il bimbo disabile non sia costretto a guardare gli altri durante l’ora di educazione fisica».

Fonte Il Giorno

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