Benessere

Il sentiero bioenergetico di Sauris: il bosco come “cura” per corpo e mente

Nel cuore delle Alpi Carniche è stato inaugurato un tracciato, che si basa sull’approccio scientifico del metodo Bioenergetic Landscapes, per ritrovare l’equilibrio psicofisico

Non è solo una passeggiata nel verde, ma un’esperienza rigenerativa profonda, capace di influenzare positivamente tutte le funzioni biologiche del nostro organismo. È il nuovo Percorso Bioenergetico di Sauris, un borgo alpino, in provincia di Udine, patria di un progetto pionieristico per il Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un vero e proprio bosco che cura, con benefici misurabili sul corpo e sulla mente di chi percorre questo tracciato nella natura.

Sentiero bioenergetico di Sauris: i benefici su corpo e mente

Ideato dal bio-ricercatore Marco Nieri, esperto di fama internazionale in eco-design e salute dell’habitat, il sentiero bioenergetico di Sauris sfrutta i campi bioelettromagnetici degli alberi. Il metodo, chiamato Bioenergetic Landscapes, è stato già applicato con successo in diversi parchi naturali e arriva ora per la prima volta nelle Alpi Carniche.

Il sentiero, accessibile liberamente, si sviluppa in località Velt, tra Sauris di Sopra e Sauris di Sotto, e comprende 22 tappe energetiche. In ciascuna stazione, è consigliato sostare per almeno 15 minuti, in modo da entrare in “risonanza” con la bioenergia di faggi, abeti e altre specie arboree. Ogni pausa è associata a specifiche funzioni biologiche: dal sistema nervoso al metabolismo, dalle ovaie alla tiroide. Attraverso rilevamenti condotti direttamente sul territorio, è stato possibile individuare le specie arboree capaci di attivare in maniera mirata le diverse aree del corpo, con l’intento di offrire un’esperienza terapeutica naturale, accessibile a tutti e pensata su misura per ogni individuo.

Si affiancano altre attività immersive nel bosco

A completare l’esperienza del “bosco che cura” ci sono numerose attività immersive pensate per stimolare tutti i sensi e favorire una profonda rigenerazione interiore. Dai bagni di foresta ai laboratori sensoriali, dalle pratiche di yoga nella natura ai momenti di disconnessione guidata, fino ai percorsi di digital detox, ogni proposta invita a rallentare, ascoltare il proprio corpo e riscoprire un nuovo equilibrio, lontano dai ritmi frenetici della quotidianità. Grazie a questo approccio integrato, il soggiorno a Sauris si trasforma in una vacanza di salute e connessione profonda con la natura.

Il bosco che cura è un modello di turismo rigenerativo

L’intero progetto si inserisce nella visione di Sauris come “Borgo dello Sport e del Benessere”, dove spa, maneggi, strutture sportive e camping convivono in armonia con la montagna incontaminata. Un modello di turismo rigenerativo, come sottolinea il sindaco Alessandro Colle: «Abbiamo scelto un approccio concreto ma visionario: portare a Sauris un metodo scientificamente validato che usa il bosco come strumento attivo di cura, non solo come paesaggio».

Natura e prevenzione: un’alleanza da coltivare

In un’epoca in cui il turismo di massa mostra i suoi limiti e le persone cercano spazi di rigenerazione autentica, Sauris propone un’alternativa fondata sul rispetto della natura e sulla scienza del benessere. Il sentiero bioenergetico di Sauris diventa così una vera leva preventiva per la salute, accessibile a tutti, senza farmaci e senza effetti collaterali.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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