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Cesare Bocci: bloccato da tre colpi della strega

Nel giro di un anno l'attore, che interpreta il vice del Commissario Montalbano, si è trovato immobilizzato a letto tre volte con il mal di schiena causato dall'ernia lombare

Cesare Bocci ha avuto a che fare tre volte in un anno col colpo della strega. Leggi la confessione a OK dell’attore, che dal 15 aprile 2013 sarà in tv con quattro nuove puntate del Commissario Montalbano (dove interpreta Mimì, il vice del protagonista Luca Zingaretti: leggi la sua confessione a OK).

«Tre volte nell’arco dell’ultimo anno. Tre dolorosissimi colpi della strega, che ogni volta mi hanno costretto a letto per una decina di giorni, con dolori acutissimi, leniti solo da potenti farmaci analgesici. So bene a cosa sono dovuti: è tornata a farsi sentire quell’ernia lombare che mi è stata diagnosticata 12 anni fa. Moltiplicata per tre, visto che nel frattempo ne sono comparse altre due, anche se di minore entità.

Gruppo San Donato

Soffro di mal di schiena (leggi: fisioterapia e massaggi contro il mal di schiena) fin dai tempi in cui frequentavo la facoltà di geologia all’Università di Camerino. Amavo giocare a calcio e mi ci buttavo anima e corpo, senza curarmi di sforzi eccessivi e movimenti sbagliati, che finivano spesso per procurarmi sofferenza. Ma con qualche iniezione di antidolorifico, che avevo addirittura imparato a farmi da solo, tornava tutto a posto. In più avevo adottato il classico rimedio della nonna: una pancera che non toglievo praticamente mai, per tenere la schiena più calda e stabile.

Così non ho mai preso la cosa molto seriamente, nemmeno sapendo di avere, oltre all’ernia, anche una schisi alla quinta vertebra lombare, vale a dire una mancata saldatura dei suoi archi posteriori, che racchiudono e proteggono il midollo spinale. La schisi è un’anomalia congenita che non provoca né aggrava l’ernia, e che bisogna tenersi… Quindi neppure quella riusciva a preoccuparmi. Al massimo, quando il dolore si acutizzava, mi concedevo qualche seduta da un osteopata (leggi: osteopatia contro il mal di schiena) che mi rimetteva in asse.

Nel frattempo, però, avevo iniziato a lavorare come responsabile tecnico di tour musicali, e mi ritrovavo spesso a sollevare materiali e attrezzature pesanti, compiendo sforzi certamente non salutari. E facevo tanta attività fisica, soprattutto calcio ma anche corsa, flessioni e addominali, perfino un’arte marziale dura come il Full contact. Insomma, ero allenato al movimento e alla fatica, e forse per questo i miei dolori erano sempre abbastanza contenuti e il recupero piuttosto rapido.

La svolta è arrivata tre anni fa, quando un carico di impegni professionali mi ha costretto a interrompere tutti i miei allenamenti, soprattutto il mio adorato calcio. E la schiena è tornata prepotentemente a farsi sentire. Quando i muscoli, non più in movimento costante e regolare, perdono tonicità, la colonna è sottoposta a sforzi maggiori per sostenere il peso del corpo, che possono provocare l’assottigliamento dei dischi intervertebrali.

Ora sono in cura dall’osteopata
È successo sempre in momenti di relax, in seguito a periodi faticosi o a sforzi particolari. La prima volta, in vacanza su una spiaggia della Sardegna, mi è bastato piegarmi (dovevo infilare un paio di pantaloncini) per avvertire improvvisamente una sferzata atroce che mi ha quasi tolto il respiro, immobilizzandomi a letto per i successivi dieci giorni a suon di antidolorifici. Qualche mese dopo la cosa si è ripetuta, questa volta al termine di cinque mesi di tournée teatrale di La cage aux folles, impegnativi e stressanti.

L’ultima è stata probabilmente in seguito allo sforzo e alla scorretta torsione del busto che avevo compiuto il giorno prima, per caricare in auto dei pacchi pesanti. Mi sono alzato dal letto, e dopo due passi la solita violenta contrattura muscolare è tornata a immobilizzarmi la schiena.

Così mi sono finalmente deciso a sottopormi a una nuova risonanza magnetica, che mi ha riconfermato la presenza di un’ernia lombare non sottovalutabile, oltre a due ernie molto minori. E anche se fortunatamente non ho bisogno di un intervento chirurgico, non posso più ignorare il problema. Ho deciso di approfittare della momentanea permanenza a Roma (stavo facendo le prove della mia nuova tournée teatrale Evviva Verdi, che da gennaio mi ha portato in numerose città italiane), per rimettermi a posto fisicamente, altrimenti temo che non ce la farei.

Mi sottopongo a regolari sedute di osteopatia, durante le quali lavoro molto anche sulla mia postura scorretta (leggi: sette modi per migliorare la postura) e sulle anche, sui dolori al collo e alle scapole, sul mio indolenzimento di schiena. E sono tornato in palestra a tonificare la muscolatura e a rinforzare la ginnastica posturale. Altro non posso fare. Ma in 31 anni di carriera sono riuscito a far sì che il mio mal di schiena non riuscisse mai a fermarmi. Certo non mi arrenderò ora».
Cesare Bocci (confessione raccolta da Grazia Garlando per OK Salute e benessere di febbraio 2013)

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