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Anna Tatangelo: «Pancia gonfia e stanchezza: tutta colpa del cioccolato»

La storia di copertina del numero di Ok Salute e Benessere in edicola è dedicata alla cantante, una dei volti dello spettacolo più amati, che ci racconta come ha scoperto le insidie dell'allergia al nichel

Mai avrei pensato che la causa di tutti i miei malesseri fosse quell’allergia scoperta da bambina. Come tutte le bimbe ero un po’ vanitosa e mi piaceva indossare un paio di orecchini o un bracciale, salvo poi ritrovarmi con la pelle piena di bolle e addirittura desquamata. Come se non bastasse, anche il più piccolo inserto metallico di un vestito, coma una cerniera o una fibbia, scatenava una reazione inaudita. I miei genitori mi portarono dal dermatologo, per il quale la diagnosi fu subito chiara: allergia al nichel.

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Il nichel si trova in molte leghe di metalli

Niente di grave, lo so. Negli anni è bastato semplicemente evitare il contatto prolungato con oggetti contenenti questo metallo per risolvere il problema e, se proprio mi fosse capitato un «incontro ravvicinato» (il nichel è un po’ ovunque, perfino nelle monete) bastava della crema a base di cortisone per fare sparire le bolle.

Il reflusso è stato il campanello d’allarme 

Il fatto è che il mio problema l’ho sempre considerato esclusivamente in ambito dermatologico. E solo pochi mesi fa ho scoperto che era anche alla base di un mio recente malessere fisico generale. Negli ultimi tempi, infatti, ho iniziato ad accusare, in maniera sempre più forte, disturbi gastrointestinali: bruciore di stomaco, reflusso, gonfiore all’addome. Mi sono rivolta a uno specialista e l’unica terapia che ha potuto consigliarmi, considerando comunque il mio buono stato di salute testimoniato dalle analisi, è stata quella di evitare i cibi che favoriscono il reflusso gastroesofageo, come i pomodori, le fritture e gli alcolici. Raccomandazioni in parte superflue, considerato che già prima seguivo una dieta sana priva di junk food e alcol. Certo, la pasta al pomodoro mi piace molto e a malincuore l’ho esclusa dalla mia quotidianità. Ma la situazione non è cambiata, anzi. Alla pancia gonfia e al reflusso si è aggiunta anche stanchezza e spossatezza. Allora mi sono recata dal medico di base per chiedere lumi e lui mi ha prescritto degli integratori per avere maggior forza e vitalità. Risultato? Un leggero miglioramento, ma niente di rilevante.

Ora seguo una dieta specifica

La svolta è arrivata lo scorso ottobre quando, su consiglio del medico, ho preso appuntamento da un immunologo. Attraverso una visita, l’analisi della mia storia clinica e l’incrocio di alcuni esami, lo specialista è arrivato a stabilire che il responsabile di tutti i miei disturbi era uno: il famigerato nichel, che non si nasconde solo nella bigiotteria, ma è presente anche in molti alimenti. Ecco tutti i cibi in cui è contenuto il nichel.
La mia dieta, sempre sana e controllata, abbondava però di alcuni di questi cibi ricchi di nichel: spinaci, legumi, cioccolato fondente, spesso consumati tutti insieme nell’arco di una giornata. E il mio organismo non è in grado di far fronte a una tale quantità di questo metallo, così reagisce e mi fa sentire male. L’unica cura possibile è stata, pertanto, quella di limitare al minimo questi cibi.

Il risultato è stato immediato

Nel giro di qualche settimana il reflusso è sparito completamente e la spossatezza piano, piano è scomparsa. La pasta al pomodoro la mangio solo una volta alla settimana, gli spinaci raramente e i legumi li sostituisco con altre fonti di proteine. Se degli spinaci posso anche farne a meno, però, rinunciare al cioccolato è una tortura… I dolci sono la mia passione e quando mi capita di assaggiarli al ristorante sono molto critica. C’è da dire che l’esperienza a Masterchef Vip mi ha dato la possibilità di affinare il palato e di rendermi consapevole delle caratteristiche principali di un piatto, come i colori, i profumi… In generale mi ha dato gli occhi per poter apprezzare quell’opera d’arte.
Ciò non significa che sia diventata una da nouvelle cuisine, anzi! Se mi dovessi identificare in un piatto non avrei dubbi a scegliere una bella porzione di pasta al forno, da vera ragazza di periferia.
Anna Tatangelo (Confessione raccolta da Cinzia Galleri)
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