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Sclerosi multipla sotto controllo grazie ad app e intelligenza artificiale

Oggi, grazie all’intelligenza artificiale, alle app per smartphone, a sensori indossabili, i medici possono controllare anche a distanza lo stato di salute del paziente e intervenire con terapie innovative e mirate

Molte malattie croniche alternano momenti di crisi a periodi apparentemente tranquilli. Ma anche in questi momenti la patologia, come una brace sotto la cenere, continua a progredire. È il caso di molte di quelle neurologiche, tra cui la sclerosi multipla, come è stato sottolineato al congresso annuale della Società Italiana di Neurologia.

«La sclerosi multipla è caratterizzata da episodi acuti alternati a periodi in cui la malattia è apparentemente stabile. Abbiamo osservato, però, che anche nei periodi tranquilli la malattia progredisce silenziosamente» conferma Massimiliano Calabrese, professore di Neurologia all’Università di Verona. «In queste fasi la malattia si può manifestare con sintomi difficili da identificare, come per esempio la fatica, sia fisica sia mentale. È quindi importante osservare ogni piccola variazione nelle normali funzioni quotidiane ed è per questo che suggeriamo ai pazienti di tenere traccia di questi cambiamenti e di avvisare il neurologo».

Sclerosi multipla sotto controllo grazie ad app e intelligenza artificiale

Una visita dallo specialista due o tre volte l’anno non è sufficiente per monitorare e intercettare quei piccoli  cambiamenti che possono segnalare la progressione della malattia. Oggi però grazie all’intelligenza artificiale, alle app per smartphone, a sensori indossabili, i medici possono controllare anche a distanza lo stato di salute del paziente e intervenire con terapie innovative e mirate.

«La neurologia digitale e l’intelligenza artificiale emergono non solo come supporti tecnologici, ma come veri catalizzatori di una trasformazione che promette di migliorare significativamente l’efficienza clinica, personalizzare l’approccio terapeutico e potenziare l’accessibilità alle cure specialistiche», sottolinea Luigi Lavorgna, Clinica Neurologica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli. «Queste tecnologie permettono un monitoraggio continuo attraverso dispositivi indossabili, facilitano la teleriabilitazione e offrono strumenti predittivi per la personalizzazione terapeutica, migliorando sostanzialmente precisione diagnostica ed efficacia degli interventi».

Sono numerose le applicazioni per tenere sotto controllo la sclerosi multipla. L’azienda Sanofi, per esempio, ha realizzato un sito internet, la app Mya Brain Training, che usa il gaming per aiutare i pazienti con sclerosi multipla a stimolare le funzioni cognitive come memoria, attenzione e concentrazione, e la app MSCopilot.
«Secondo lo studio MS-DETECT, condotto in Canada, Germania, Italia, Spagna, Danimarca, Francia e Stati Uniti, la app MSCopilot può contribuire a identificare con efficacia i segnali precoci e nascosti di disabilità provocata dalla sclerosi multipla» spiega Massimo Filippi, Direttore dell’Unità di Neurologia all’Ospedale San Raffaele e Professore di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Gli strumenti digitali possono aiutare i medici a prendere le decisioni terapeutiche più appropriate e quindi migliorare la salute dei pazienti».

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