Salute

Polipi intestinali: quando devo preoccuparmi?

Cosa sono? Quali sono i segnali da non sottovalutare? Come posso capire se li ho? Cosa fare una volta che li ho scoperti? Quanto sono pericolosi? Tutte le risposte dell'esperto

I polipi intestinali sono formazioni anomale che si sviluppano sulla mucosa del colon e del retto. Spesso silenziosi e asintomatici, possono rappresentare un campanello d’allarme per la salute del nostro intestino. Comprendere cosa sono, perché si formano e come intervenire è fondamentale per una corretta prevenzione. Ne abbiamo parlato con Pierpaolo Sileri, primario di Chirurgia Colorettale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Prorettore alla Didattica e ordinario di Chirurgia Generale all’Università Vita-Salute San Raffaele.

Cosa sono i polipi intestinali?

«I polipi sono escrescenze che si sviluppano sulla parete interna dell’intestino. Possono presentarsi in diverse forme:

  • Peduncolati, simili a piccole “verruche” con un gambo.
  • Sessili, più piatti e aderenti alla mucosa.

La loro natura può essere benigna o potenzialmente maligna, a seconda del tipo e delle caratteristiche istologiche».

Quali sono i segnali da non ignorare?

«Purtroppo i polipi sono spesso asintomatici. Quando compaiono sintomi come sangue nelle feci, anemia o cambiamenti dell’alvo, siamo già in ritardo. Ecco perché lo screening è fondamentale».

Perché si formano?

«La formazione dei polipi è legata a una crescita anomala delle cellule epiteliali intestinali, quelle che rivestono l’organo. Le cause possono essere molteplici:

  • Fattori genetici, come la poliposi adenomatosa familiare.
  • Età avanzata, con incidenza maggiore dopo i 50 anni.
  • Stile di vita, in particolare una dieta povera di fibre e ricca di grassi animali, soprattutto carne rossa e lavorata, sedentarietà, fumo e consumo eccessivo di alcol.
  • Malattie infiammatorie croniche, come la colite ulcerosa o la malattia di Crohn».

Quanto sono comuni i polipi intestinali?

«Molto più di quanto si pensi. Dopo i 50 anni, circa una persona su quattro presenta almeno un polipo. La maggior parte è benigna, ma alcuni possono evolvere in tumore se non rimossi».

Tutti i polipi diventano tumori?

«No, non tutti i polipi sono destinati a trasformarsi in tumori. Esistono diverse tipologie:

  • Polipi iperplastici, generalmente innocui.
  • Polipi adenomatosi, considerati lesioni precancerose.
  • Polipi serrati, con potenziale maligno variabile.

Il rischio di evoluzione in carcinoma dipende da fattori come la dimensione del polipo, il numero, la presenza di displasia e il tipo istologico».

Come si scopre di avere dei polipi?

«Non essendoci praticamente sintomi, vengono scoperti o per caso, mentre si effettuano altre ricerche, o negli esami di screening raccomandati dalle Regioni. Esistono diversi esami. Si va per gradi:

  1. Ricerca del sangue occulto nelle feci: è un test di screening non invasivo che può segnalare la presenza di sanguinamento da polipi o altre lesioni intestinali.
  2. Colonscopia: è l’esame più efficace per individuare e rimuovere i polipi. Permette di visualizzare direttamente la mucosa del colon e, se necessario, di asportare i polipi durante la stessa procedura. Grazie alla sedazione, non provoca dolore, nonostante sia un test invasivo.
  3. Esame istologico: dopo l’asportazione, il polipo viene analizzato al microscopio per determinarne la natura (benigna o maligna). Questo passaggio è fondamentale per stabilire il rischio oncologico e pianificare il follow-up.
  4. Tecnologie avanzate: l’uso dell’intelligenza artificiale durante la colonscopia sta migliorando la capacità di rilevare polipi piatti o di piccole dimensioni, riducendo il rischio di mancata diagnosi».

La forma e le dimensioni del polipo influenzano la visibilità e il metodo di rimozione. I polipi peduncolati sono più facilmente individuabili, mentre quelli piatti possono essere più insidiosi. Una preparazione intestinale accurata è essenziale per una diagnosi efficace».

La prevenzione è possibile?

«Assolutamente sì. La prevenzione si basa su:

  • Screening regolari, come la ricerca del sangue occulto nelle feci ed eventualmente la colonscopia.
  • Rimozione precoce, dei polipi individuati durante gli esami endoscopici.
  • Stile di vita sano, con dieta equilibrata, attività fisica regolare e riduzione di alcol e fumo».

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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