Psicologia

Ansia: quale psicoterapia scegliere?

Quando ci sentiamo sopraffatti, è il momento di agire e chiedere l'aiuto di un professionista: ma qual è la scelta giusta da fare?

L’ansia può sembrare arrivare dal nulla, ma spesso alla base ci sono schemi di pensiero negativi, strategie di gestione poco sviluppate o credenze inconsce radicate che alimentano e peggiorano i sintomi. In questi casi, la psicoterapia può fare una grande differenza. Quando si lavora sulle cause profonde dell’ansia, come traumi passati, convinzioni distorte o difficoltà relazionali, è possibile iniziare un vero percorso di guarigione dall’interno.

Migliore terapia per l’ansia: i diversi tipi di psicoterapia

Non esiste un solo tipo di psicoterapia: diverse tecniche possono essere efficaci, a seconda della persona e della natura del disturbo. Ecco le principali.

1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behavioral Therapy, o CBT) è l’approccio più studiato e utilizzato per trattare l’ansia.

Si concentra sul modificare i pensieri irrazionali legati a paure o preoccupazioni e insegna a gestire meglio le reazioni emotive e comportamentali.

Una revisione del 2018, basata su 41 studi, ha confermato che la CBT è altamente efficace nel trattamento di disturbi come disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo d’ansia generalizzata (GAD) e disturbo da stress acuto.
Generalmente, la terapia si svolge una volta a settimana per 3-5 mesi e si concentra su problemi specifici.

2. Acceptance and Commitment Therapy (ACT)

L’ACT, o Acceptance and Commitment Therapy, parte dal principio che emozioni e pensieri dolorosi fanno parte dell’esperienza umana. Cercare di eliminarli a tutti i costi può solo peggiorare la sofferenza.
Questa terapia insegna ad accettare le emozioni difficili senza giudizio e ad agire in linea con i propri valori, anche quando l’ansia è presente.

Attraverso tecniche di mindfulness e strategie comportamentali, l’ACT aiuta a sviluppare flessibilità psicologica e può essere svolta individualmente o in gruppo, a breve o lungo termine.

3. Terapia di esposizione

La terapia di esposizione è una forma di CBT che aiuta a ridurre la paura esponendosi gradualmente alle situazioni o agli oggetti che scatenano l’ansia, in un ambiente sicuro e controllato.
È particolarmente utile in caso di:

  • fobie specifiche
  • disturbo di panico
  • ansia sociale
  • DOC
  • disturbo post-traumatico da stress (PTSD)

L’obiettivo è imparare a gestire l’ansia senza evitare le situazioni temute, riducendo così il circolo vizioso della paura.

4. Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT)

La terapia cognitiva basata sulla mindfulness combina la CBT tradizionale con la meditazione consapevole.
Aiuta a riconoscere i pensieri negativi e le emozioni senza giudicarli, restando ancorati al momento presente.
Durante le sedute – spesso di gruppo – si imparano tecniche per:

  • prestare attenzione al qui e ora
  • identificare e correggere pensieri automatici negativi
  • riconoscere e gestire i sintomi fisici dell’ansia, come respiro corto o tensione muscolare.

L’MBCT è efficace per diversi tipi di disturbi d’ansia e può essere abbinata a farmaci o ad altre terapie psicologiche.

5. Terapia psicodinamica

La terapia psicodinamica si basa sull’idea che molti pensieri, emozioni e comportamenti derivino da conflitti inconsci o esperienze passate non elaborate. Durante le sedute, il terapeuta aiuta il paziente a portare alla luce questi contenuti nascosti, a comprenderli e a trasformarli, migliorando così la consapevolezza di sé e la capacità di fare scelte più sane.

6. Dialectical Behavior Therapy (DBT)

La DBT, o Dialectical Behavior Therapy, combina sedute individuali e training di gruppo.
È particolarmente utile per chi ha difficoltà a regolare le emozioni o gestire relazioni intense e conflittuali.
Integra tecniche di mindfulness, respirazione profonda e rilassamento muscolare progressivo per gestire l’ansia nel momento presente.

Uno studio del 2020 ha mostrato che, rispetto alla CBT, la DBT è più efficace nel migliorare la regolazione emotiva e la consapevolezza, anche se la CBT resta più indicata per ridurre ansia e depressione.

7. Interpersonal Psychotherapy (IPT)

L’IPT, o terapia interpersonale, si concentra sulle relazioni e sulla comunicazione.
Pur non essendo nata per trattare l’ansia, può risultare molto utile se i sintomi sono legati a problemi relazionali o sociali. Attraverso l’IPT, si lavora su abilità comunicative e dinamiche interpersonali, riducendo l’ansia e migliorando il benessere emotivo generale.

Qual è la terapia migliore per l’ansia?

Non esiste una risposta universale. La miglior terapia per l’ansia dipende dalle cause e dalle caratteristiche individuali. Se, ad esempio, l’ansia deriva da relazioni stressanti, l’IPT può essere una buona scelta.
Se invece è legata a traumi del passato, la terapia psicodinamica può aiutare a elaborare e superare le ferite emotive.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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