Salute

Aria pulita a scuola: il nuovo progetto per migliorare la salute nelle aule

Il progetto punta a trasformare il problema dell’IAQ (Indoor Air Quality) in un’opportunità di collaborazione tra sanità, istituzioni e istruzione, riducendo rischi di allergie e assenze

Respirare aria pulita a scuola non è un dettaglio: significa proteggere la salute di bambini, ragazzi, docenti e personale scolastico, riducendo il rischio di infezioni, allergie e disturbi respiratori. Da questa consapevolezza nasce necessARIA, un progetto nazionale finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano Nazionale Complementare “Salute, Ambiente, Biodiversità, Clima”. L’iniziativa ha l’obiettivo di trasformare la sfida della qualità dell’aria indoor in un’opportunità concreta per la salute e il benessere delle comunità scolastiche.

Respirare male fa male al corpo e alla mente

La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori sul ruolo dell’aria negli spazi chiusi. Se allora l’attenzione era concentrata sulla trasmissione dei virus, oggi lo sguardo si allarga: aria stagnante significa livelli elevati di anidride carbonica (CO₂), polveri sottili, allergeni e composti organici volatili. Gli effetti non sono solo sanitari, ma anche cognitivi:

  • sonnolenza;
  • calo della concentrazione;
  • aumento dell’assenteismo.

Scuole e anidride carbonica: livelli oltre i limiti

Le misurazioni effettuate in aule prive di ventilazione meccanica mostrano che durante l’inverno i valori di CO₂ superano regolarmente i limiti raccomandati dalle linee guida europee (1.000 ppm), arrivando in alcuni casi a valori doppi o tripli. Questi dati forniscono di per sé una solida base scientifica per giustificare investimenti in sistemi di ricambio dell’aria nelle scuole, ma con l’arrivo della stagione fredda, quando finestre chiuse e riscaldamenti accesi riducono il naturale ricambio d’aria, il tema della qualità dell’aria nelle scuole torna di stretta attualità, il problema diventa ancora più evidente.

Aria pulita a scuola: cosa dice la normativa

ll D.M. 18 dicembre 1975 già indicava valori minimi di ricambio d’aria: 2,5 ricambi/ora per materne ed elementari, 3,5 per le medie, 5 per le superiori. Non imponeva la ventilazione meccanica, ma chiedeva “opportuni sistemi” per rispettare questi standard. Le Linee guida 2022 hanno ribadito e aggiornato il concetto. Lo stesso anno, il Decreto CAM edilizia e la UNI/PdR 122 hanno introdotto criteri e metodi per valutare la qualità dell’aria indoor. Alcune regioni si stanno muovendo: il Piemonte, ad esempio, ha finanziato impianti di aerazione e purificazione per le scuole.

NecessARIA: soluzioni concrete per le aule

NecessARIA è un progetto nazionale che punta a migliorare concretamente la qualità dell’aria nelle scuole italiane. Coordinato dalla Provincia autonoma di Bolzano e finanziato dal Ministero della Salute, coinvolge università, regioni ed enti locali per sperimentare soluzioni efficaci di ventilazione e monitoraggio. In pratica, il progetto prevede l’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) e dispositivi di purificazione capaci di ridurre la concentrazione di CO₂, allergeni, polveri sottili e microrganismi. L’obiettivo è garantire a studenti e docenti un’aria più salubre, diminuire il rischio di infezioni respiratorie e migliorare il benessere generale nelle aule.

Aria pulita a scuola: i primi risultati

La ricerca dell’Università Politecnica delle Marche parla chiaro. In oltre 2.500 aule con VMC la salute di studenti e docenti è migliorata sensibilmente. «La ventilazione meccanica è fondamentale. Quella naturale non basta», spiega il professor Costanzo Di Perna. Benefici anche economici, come ricorda il professor Marco Giuliani: meno malattie significano meno costi sanitari e più efficienza per il sistema scolastico.

Un progetto che parla a tutta l’Italia

NecessARIA coinvolge scuole in montagna, in pianura, sulle coste e nelle metropoli. Dall’Abruzzo a Bolzano, da Bari a Roma, il progetto copre climi e contesti diversi, ma con un obiettivo comune: rendere le aule più salubri. «Un ambiente confortevole è essenziale per la salute e per prevenire malattie croniche e infettive», sottolinea il professor Umberto Moscato, Università Cattolica di Roma.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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