
Il colesterolo alto è un problema che riguarda milioni di italiani e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari come infarto e ictus. In Italia, il 57% degli uomini e il 58% delle donne di età compresa tra 35 e 74 anni ha il colesterolo totale pari o superiore a 200 mg/dl, che è il valore limite. Il dato tra l’altro è in crescita. Si parla di colesterolo alto quando i valori superano i 190-200 mg/dl. L’obiettivo principale è ridurre i livelli di colesterolo LDL, quello che tende ad accumularsi nelle arterie, aumentando il rischio di eventi come infarto o ictus.
Negli ultimi anni, sempre più persone hanno scelto di affidarsi a integratori alimentari e rimedi naturali per abbassare il colesterolo LDL, conosciuto come “colesterolo cattivo”. Riso rosso fermentato, fitosteroli, omega 3: sono davvero utili? Per fare chiarezza sono state compilate le nuove linee guida europee sul trattamento delle dislipidemie (ESC/EAS 2025).
In questo articolo
Colesterolo alto: perché va tenuto sotto controllo
La principale conseguenza del colesterolo alto è l’aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari.
Quando l’LDL resta elevato a lungo, si deposita nelle pareti dei vasi sanguigni formando le cosiddette placche aterosclerotiche, che restringono le arterie e rendono più probabile un evento acuto. Ma il colesterolo non agisce mai da solo: fumo, diabete, ipertensione, obesità, trigliceridi alti e bassi livelli di HDL, il cosiddetto colesterolo buono che funge da spazzino nelle arterie, sono tutti fattori che amplificano il rischio.
Cosa dicono le nuove linee guida sugli integratori per il colesterolo
Le linee guida ESC/EAS basate sugli studi clinici più recenti sono molto chiare:
- gli integratori alimentari e le vitamine non hanno dimostrato in modo convincente di ridurre gli eventi cardiovascolari;
- il loro effetto sull’abbassamento del colesterolo LDL è modesto e non paragonabile ai farmaci ipolipemizzanti, che restano la terapia di riferimento;
- non esistono basi scientifiche solide per consigliare integratori nella prevenzione dell’aterosclerosi.
In altre parole, gli integratori non sostituiscono i farmaci e non vanno assunti come unica strategia di cura.
Gli integratori naturali più usati contro il colesterolo: cosa dice la scienza
Ci sono diversi integratori che possono essere acquistati non solo nelle farmacie e nelle parafarmacie ma anche nei supermercati. I più diffusi sono:
Riso rosso fermentato
È tra gli integratori più diffusi per il colesterolo alto. La riduzione del colesterolo è in genere tra il 10 e il 15%, ma non ci sono prove convincenti che abbassi il rischio di infarto o ictus. La sua arma migliore è una molecola simile alle statine, la monacolina K.
Gli effetti collaterali del riso rosso fermentato includono principalmente problemi muscolari, epatici e gastrointestinali. Possono verificarsi anche vertigini, problemi cutanei e, in rari casi, danni renali dovuti alla possibile presenza di citrinina, una micotossina. È fondamentale consultare un medico prima dell’assunzione, specialmente in presenza di disturbi epatici, renali o in caso di assunzione di altri farmaci, per monitorare i rischi e garantire un uso sicuro.
Omega 3
Noti per i benefici su cuore e cervello, non abbassano i livelli di colesterolo LDL. Possono essere utili per ridurre i trigliceridi, ma non hanno un effetto diretto sul colesterolo “cattivo”.
Fitosteroli
Bloccano in parte l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale e possono ridurre l’LDL dell’8-10%. Tuttavia, anche in questo caso, mancano prove solide sul miglioramento della salute cardiovascolare.
I rischi di usare integratori senza controllo medico
Assumere integratori per il colesterolo senza il parere del medico può essere fuorviante:
- chi non ne ha bisogno rischia di assumerli inutilmente;
- chi ha valori molto alti può pensare di curarsi, mentre in realtà avrebbe bisogno di una terapia farmacologica.
Il vero “integratore” per abbassare il colesterolo: dieta e stile di vita
La cosa migliore da fare quando si hanno valori di colesterolo cattivo alti, è modificare lo stile di vita, prima di pensare di assumere integratori. I suggerimenti restano quelli che conoscono un po’ tutti:
- seguire un’alimentazione equilibrata in stile mediterraneo, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e pesce;
- ridurre grassi saturi (burro, salumi, formaggi grassi);
- praticare attività fisica regolare;
- non fumare.
Alimenti utili per il colesterolo
Alcuni cibi possono aiutare a ridurre il colesterolo LDL se inseriti con costanza in una dieta equilibrata:
- avena e orzo: grazie ai betaglucani riducono l’assorbimento intestinale del colesterolo;
- aglio e carciofo: modulano la sintesi epatica del colesterolo e hanno anche effetto antiossidante;
- tè verde: modesto effetto ipolipemizzante e forte azione antiossidante;
- noci, semi di lino e frutta secca: ricchi di grassi insaturi e fibre, hanno effetti antinfiammatori e protettivi per il cuore;
- probiotici e prebiotici: migliorano l’equilibrio del microbioma intestinale, influenzando anche il metabolismo lipidico.
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