Alimentazione

Troppo caldo per il caffè? Ecco le alternative fresche (e leggere)

Quando fa caldo si passa dalle tazzine bollenti a granite, creme e nuove varianti fit, ideali per una pausa rinfrescante

Con il caldo la voglia di un caffè bollente si affievolisce. L’aroma resta irresistibile ma l’idea di sorseggiare una bevanda calda sotto il sole o dopo un pasto estivo può risultare poco piacevole, se non addirittura fastidiosa. E allora, come ottenere quell’effetto energizzante e stimolante tipico della caffeina, senza rinunciare alla freschezza? Esistono delle alternative al caffè.

Caffè d’estate: le differenze tra calorie, zuccheri, caffeina e digeribilità

Oltre al classico espresso servito con ghiaccio – semplice, immediato, ma a volte un po’ troppo diluito – esistono diverse alternative fredde, alcune più leggere, altre più golose, che possono adattarsi a diverse esigenze nutrizionali, anche in caso di intolleranza al lattosio. Dalla tradizione salentina del caffè leccese alla modernità del cold brew, passando per la granita siciliana, la crema al caffè e il più sofisticato espresso tonic, ogni preparazione ha caratteristiche diverse per quanto riguarda calorie, zuccheri, contenuto di caffeina e digeribilità.

Un alleato prezioso anche d’estate

Bere il caffè d’estate fa bene? Nonostante le alte temperature, caffè e caldo vanno sorprendentemente d’accordo. Secondo lo studio “Tendenze del mercato italiano del caffè”, realizzato da AstraRicerche per il Comitato Italiano del Caffè, il consumo di caffeina non conosce stagioni. Quando il caldo toglie energia e la pressione tende a scendere per via della sudorazione eccessiva, questa sostanzadiventa un supporto naturale per ritrovare vitalità e tono. Un espresso al mattino o un caffè freddo durante la giornata possono contrastare stanchezza, capogiri e senso di affaticamento. Inoltre, grazie al suo contenuto di antiossidanti e sali minerali, il caffè contribuisce a reintegrare ciò che il corpo perde con il caldo, aiutando a mantenere equilibrio e concentrazione anche nelle giornate più afose. Un’abitudine piacevole che, con il cambiare delle stagioni, si reinventa, diventando una pausa ancora più ricca di creatività e convivialità. Ecco quali alternative bere.

Il caffè con ghiaccio e il caffè leccese

Il caffè con ghiaccio è la forma più semplice e immediata per rinfrescare un espresso. Va bevuto subito, per evitare che si annacqui. Se si desidera qualcosa di più aromatico, dolce e tipicamente estivo, il caffè leccese è la scelta giusta: espresso caldo versato su ghiaccio con l’aggiunta di latte di mandorla.

La bevanda è rinfrescante, cremosa e ha un gusto inconfondibile, ma contiene una quantità non trascurabile di zuccheri, soprattutto se si utilizza latte di mandorla confezionato zuccherato. In media, si arriva a 60-80 calorie per bicchiere. Per una versione più leggera, si può usare latte di mandorla senza zuccheri aggiunti o autoprodotto. Il contenuto di caffeina è identico a un normale espresso (circa 60-80 mg), dunque va consumato con moderazione se si è sensibili.

Granita di caffè: il sorbetto energizzante

Tipica della Sicilia, la granita al caffè è un’alternativa golosa ma potenzialmente zuccherina. Spesso servita con panna, apporta tra le 150 e le 200 calorie a porzione, di cui buona parte derivanti da zuccheri semplici. La preparazione casalinga può essere più equilibrata: basta congelare del caffè zuccherato leggermente (o dolcificato con eritritolo o stevia) e rimescolarlo ogni 30 minuti per ottenere una consistenza granulosa. La caffeina è presente in quantità medie, ma la digeribilità può ridursi se accompagnata da panna o consumata dopo i pasti.

Crema fredda al caffè: attenzione ai grassi

Vellutata e golosa, la crema di caffè è molto diffusa nei bar, ma spesso realizzata con panna zuccherata, latte condensato e basi pronte ricche di additivi. Una porzione media supera facilmente le 200 calorie, con un contenuto di grassi e zuccheri elevato. Per chi è intollerante al lattosio o vuole una versione più leggera, esistono alternative da preparare in casa con latte vegetale montato a freddo (come soia o avena) e caffè freddo zuccherato moderatamente. Il contenuto di caffeina dipende dalla quantità di caffè usato nella miscela, ma di solito è moderato (50-70 mg). Meglio consumarla come merenda, lontano dai pasti principali.

Caffè shakerato: fresco e raffinato

Preparato con un espresso, ghiaccio e zucchero (o sciroppo), il caffè shakerato è una delle alternative più leggere e digeribili. Una volta shakerato, il caffè assume una consistenza spumosa e fresca, con un gusto pieno e persistente. Se zuccherato moderatamente, apporta circa 40-50 calorie e conserva tutta la caffeina dell’espresso, rendendolo perfetto come pausa energizzante a metà mattina o primo pomeriggio. Si può rendere ancora più leggero eliminando lo zucchero o aggiungendo la scorza di limone.

Cold brew: l’infusione a freddo che piace agli sportivi

Il cold brew è ottenuto lasciando in infusione caffè macinato in acqua fredda per 12-24 ore. Il risultato è una bevanda scura, aromatica e naturalmente dolce, con una bassa acidità e una buona digeribilità. Non richiede zuccheri aggiunti ed è perfetta anche per chi ha uno stomaco sensibile. In media contiene meno caffeina per tazza rispetto all’espresso, ma può risultare più concentrato se non diluito: si arriva anche a 100-120 mg per porzione. L’apporto calorico è praticamente nullo se consumato liscio. Ottimo nelle ore calde e ideale anche prima dell’attività fisica.

Espresso tonic: la variante frizzante dal gusto nordico

L’espresso tonic unisce l’intensità dell’espresso alla freschezza dell’acqua tonica. Va preparato versando lentamente il caffè su ghiaccio già immerso in acqua tonica fredda, meglio se poco zuccherata. Il risultato è sorprendente: amaro, frizzante, agrumato. Le calorie dipendono dalla tonica scelta: con una versione senza zucchero si resta sotto le 30 kcal a bicchiere. Contiene la stessa quantità di caffeina di un espresso e può essere un’ottima alternativa al pomeriggio, evitando però il consumo serale se si ha difficoltà ad addormentarsi.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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