Oncologia

Mieloma multiplo: terapia triplica la sopravvivenza

Una terapia a tre farmaci allunga la vita di oltre due anni nei pazienti colpiti dal secondo tumore del sangue per incidenza

Un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile: triplicare il tempo di sopravvivenza libera da malattia nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario. Lo ha reso possibile la combinazione di tre farmaci – belantamab mafodotin, bortezomib e desametasone – presentata al congresso della Società Europea di Ematologia (EHA) che si è svolto di recente a Milano.

Numeri che cambiano la storia del mieloma multiplo

I numeri parlano chiaro: 36,6 mesi di sopravvivenza libera da malattia rispetto ai 13,4 della terapia standard a base di daratumumab, con una riduzione del 42% del rischio di morte. Il follow-up mediano è di 39,4 mesi e i dati, valutati da un comitato indipendente, si basano su un campione di 494 pazienti. Sono i numeri valutati da un comitato di revisione indipendente dello studio Dreamm 7 (494 pazienti arruolati), che per chi soffre di mieloma multiplo – il secondo tumore del sangue per incidenza con 6.590 nuove diagnosi registrate ogni anno in Italia – significano una svolta importante nella cura.

Una strategia terapeutica da ripensare

Si tratta di una svolta non solo clinica, ma anche strategica: la combinazione con belantamab mafodotin potrebbe diventare un’opzione di seconda linea già alla prima recidiva. L’autorizzazione europea è attesa nel terzo trimestre del 2025, dopo il recente parere positivo del CHMP dell’EMA.

I risultati promettenti della nuova terapia

Ma non è tutto. Anche lo studio DREAMM-8, condotto su 302 pazienti già trattati con lenalidomide (molti dei quali refrattari), ha mostrato dati molto incoraggianti. La combinazione belantamab mafodotin, pomalidomide e desametasone (BPd) ha portato la sopravvivenza libera da progressione a 32,6 mesi contro i 12,5 del gruppo di controllo (PVd). Dopo un anno, l’80% dei pazienti trattati con BPd era vivo e senza progressione della malattia.

Terapie più efficaci e più accessibili

«Si tratta di risultati straordinari», commenta il prof. Alessandro Corso, direttore dell’Ematologia dell’Ospedale di Legnano. Le terapie anti-BCMA stanno rivoluzionando il trattamento del mieloma multiplo e belantamab mafodotin, in particolare, unisce efficacia e praticità. «Perché può essere somministrato in regime ambulatoriale, anche nei centri periferici, senza necessità di pre-medicazione o ospedalizzazione».

Un manifesto per dare voce a chi convive con il mieloma

In parallelo alla rivoluzione terapeutica, cambia anche la cultura della presa in carico. A testimoniarlo è il progetto eM2power, promosso da GSK in collaborazione con AIL, La Lampada di Aladino ETS e Fondazione Renata Quattropani Onlus, che ha portato alla nascita di un vero e proprio manifesto dei bisogni delle persone con mieloma multiplo.

Mieloma multiplo: bisogni prioritari dei pazienti

Sono undici i bisogni identificati dai pazienti, con un indice di realizzabilità assegnato a ciascuno.
Sul podio troviamo:

  • Supporto psicologico durante tutto il percorso di cura (IR 0,55)
  • Continuità assistenziale omogenea sul territorio nazionale (IR 0,52)
  • Informazioni chiare e accessibili su malattia e terapie (IR 0,77)

Tra le altre priorità: percorsi di cura integrati, riduzione dei costi a carico del paziente, diritti più riconosciuti, e una migliore comunicazione con il team medico.

Il sito per una presa in carico più consapevole

Molte soluzioni sono già operative:

  • Video-tutorial
  • Schede informative compilabili
  • Diario dei sintomi
  • Checklist delle domande da porre all’ematologo

Tutti materiali accessibili online sul sito ilmielomamultiploetu.it, per favorire una presa in carico più consapevole e partecipata.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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