
Il reflusso peggiora la salute dei polmoni? Il reflusso gastroesofageo, spesso percepito come semplice bruciore di stomaco o rigurgito acido, è in realtà ben più insidioso. La ricerca evidenzia che, se trascurato, può mettere a rischio anche il tuo sistema respiratorio.
In questo articolo
Come il reflusso può colpire i polmoni?
Sono principalmente due i motivi per cui il reflusso possa colpire i polmoni:
- Sbalzi infiammatori inaspettati: l’acido gastrico che “risale” può sollecitare il rilascio di mediatori infiammatori – citochine, istamina – che raggiungono i polmoni tramite il sangue, aggravando condizioni come asma e BPCO.
- Sistemazione indebolita delle difese locali: il contatto acido prolungato danneggia la difesa delle vie aeree: ciò rende i polmoni più vulnerabili a polmoniti, fibrosi, perfino – se tenuta a lungo – al rischio di tumori polmonari.
Il riflesso bronchiale: asma e irritazione
In alcuni pazienti, il reflusso può stimolare riflessi nervosi che provocano broncocostrizione o broncospasmo diretto, peggiorando la sintomatologia asmatica.
Ulteriori danni possono derivare da micro-aspirazioni: piccole quantità di contenuto gastrico che arrivano alle vie aeree, causando infezioni ricorrenti o danni strutturali come fibrosi polmonare interstiziale.
Screening e prevenzione: i passi da fare
Uno studio raccomanda uno screening precoce delle malattie polmonari nei pazienti con reflusso. Se il disturbo viene gestito correttamente – attraverso farmaci e stili di vita corretti – l’incidenza di complicazioni respiratorie non aumenta significativamente.
1. Terapie farmacologiche
Sono principalmente due le categorie di farmaci che possono essere utilizzati:
- Inibitori di pompa protonica (PPI): frenano la produzione di acido.
- Anti-H2 e antiacidi, usati secondo necessità, possono offrire sollievo sintomatico.
2. Cambiamenti nello stile di vita
Fondamentali cambiare alcune nostre abitudini:
- Evitare pasti abbondanti: meglio optare per porzioni contenute e frequenti.
- Dormire senza coricarsi subito dopo mangiato: lascia passare almeno 2 ore.
- Ridurre alcol e grassi soprattutto la sera.
- Sollevare la testiera del letto per prevenire il reflusso notturno.
3. Monitoraggio
Nei trattamenti a lungo termine con PPI, è utile controllare periodicamente la gastrinemia (livelli di gastrina nel sangue).
Cos’è davvero il reflusso?
Il reflusso si manifesta quando il contenuto acido dello stomaco risale nell’esofago, causando sintomi (pirosi, rigurgito) o danni visibili alla mucosa (esofagite), evidenziabili via endoscopia.
Una sua forma comune è la NERD (Non Erosive Reflux Disease): sintomi presenti, ma senza lesioni endoscopiche.
Il reflusso gastroesofageo non è solo un fastidio digestivo: può agire come accerchiamento silenzioso sul sistema respiratorio, soprattutto quando trascurato. Agire in tempo è fondamentale: screening mirati, farmaci adeguati e scelte di vita intelligenti possono prevenire le complicanze più serie. Se soffri di reflusso e noti tosse cronica o peggioramenti dell’asma, non trascurare il problema: parlare con un medico può davvero fare la differenza.