Salute

Fegato grasso: i segnali da non sottovalutare

Importante intervenire il prima possibile per evitare che la situazione diventi di difficile gestione

Quali sono i sintomi del fegato grasso? È importante conoscerli, perché quella che tecnicamente si chiama steatosi epatica, è una malattia sempre più diffusa: interessa circa il 25% della popolazione italiana, secondo le ultime stime.

Sintomi del fegato grasso

Uno dei problemi principali è che spesso, specie agli esordi, non ha sintomi specifici. Ecco i principali 6 sintomi iniziali da tenere sotto controllo:

1. Stanchezza cronica

Una stanchezza continua, anche senza sforzi rilevanti o mancanza di sonno, è uno dei segnali più comuni. Un fegato sovraccarico non riesce a metabolizzare correttamente le tossine e i nutrienti, causando affaticamento.

2. Dolore o fastidio sotto le costole

Una sensazione di pesantezza o dolore sordo sotto le costole a destra potrebbe indicare ingrossamento o infiammazione epatica.

3. Aumento di peso o difficoltà a perderlo, soprattutto in zona addominale

L’accumulo di grasso nel fegato spesso si accompagna a un aumento di peso inspiegabile, con adiposità viscerale spiccata.

4. Livelli elevati di trigliceridi e alterazioni degli esami del fegato

Gli esami di laboratorio possono rivelare aumento dei trigliceridi e degli enzimi epatici (AST, ALT), segni caratteristici della steatosi.

5. Macchie scure sulla pelle

La presenza di macchie scure (acanthosis nigricans) soprattutto nei tessuti cutanei come collo o ascelle può essere associata a insulino-resistenza e fegato grasso.

6. Gonfiore addominale e ritenzione idrica

In stadi più avanzati, possono comparire ascite (accumulo di liquidi nella pancia) o edemi agli arti inferiori.

Cause e fattori di rischio

Le principali cause includono:

  • Obesità e insulino-resistenza, strettamente correlate alla steatosi
  • Sindrome metabolica, ovvero la presenza di ipertensione, diabete e dislipidemia.
  • Dieta ricca di zuccheri, grassi saturi e alcol: scelte alimentari che favoriscono l’accumulo di lipidi epatici.

Prevenzione: cosa fare

Per fortuna il fegato è una ghiandola che sa rigenerarsi, se la situazione non è arrivata a un punto di non ritorno. Ecco i consigli da seguire:

  • Stile di vita e dieta equilibrata: ridurre zuccheri, bevande zuccherate e oli vegetali ricchi di omega‑6, privilegiare frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre.
  • Attività fisica regolare: solide evidenze suggeriscono almeno 150–240 minuti di esercizio aerobico settimanale, affiancato da 2–3 sessioni di tonificazione muscolare
  • Monitoraggio medico: controlli periodici con esami del sangue (AST/ALT, trigliceridi) e ecografia epatica per riconoscere alterazioni precoci.

Conclusione

La steatosi epatica è una “minaccia silenziosa” spesso trascurata, ma con i giusti accorgimenti può essere gestita efficacemente. Se riconosci uno dei segnali descritto – stanchezza persistente, fastidio al fianco destro, aumento di peso, alterazioni degli esami – parla con il tuo medico: una diagnosi precoce può fare la differenza per la tua salute a lungo termine.

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio