
Fare attività fisica fa bene al cuore, ma non per tutti allo stesso modo. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Cardiovascular Research, gli uomini devono impegnarsi il doppio rispetto alle donne per ottenere la stessa riduzione del rischio di malattie coronariche. Una scoperta che potrebbe cambiare il modo in cui vengono formulate le raccomandazioni per uno stile di vita sano e personalizzato in base al sesso.
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Lo studio sull’attività fisica per gli uomini: oltre 80.000 persone analizzate
La ricerca, condotta presso l’Università di Xiamen in Cina, ha coinvolto più di 80.000 adulti, monitorando la loro attività fisica e l’incidenza di malattie cardiache nel tempo.
Gli studiosi hanno osservato che le donne che praticavano 250 minuti di attività fisica alla settimana – poco più di quattro ore – riducevano il rischio di sviluppare una malattia coronarica di circa il 30%.
Per ottenere lo stesso beneficio, invece, gli uomini dovevano arrivare a 530 minuti a settimana, cioè quasi nove ore complessive di esercizio.
Un divario notevole, che suggerisce come il corpo femminile e quello maschile rispondano in modo diverso allo sforzo fisico e agli effetti metabolici dell’attività.
Attività fisica e cuore: perché le donne reagiscono meglio
Secondo gli autori, la maggiore “efficienza cardioprotettiva” dell’attività fisica nelle donne potrebbe essere legata a diversi fattori biologici e ormonali.
Gli estrogeni, ad esempio, svolgono un ruolo chiave nel mantenere elastici i vasi sanguigni e nel modulare la pressione arteriosa. Inoltre, il metabolismo femminile tende a utilizzare più acidi grassi durante l’esercizio, migliorando la gestione dei lipidi e riducendo l’accumulo di colesterolo cattivo (LDL).
Questi meccanismi, uniti a una possibile differenza nella risposta infiammatoria e nella funzione endoteliale, potrebbero spiegare perché le donne ottengono gli stessi vantaggi cardiovascolari con una quantità di esercizio dimezzata rispetto agli uomini.
Attività fisica per gli uomini: linee guida da ripensare
Le attuali raccomandazioni internazionali, elaborate da enti come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’American Heart Association (AHA), suggeriscono per tutti gli adulti – uomini e donne – almeno 150 minuti di attività fisica moderata oppure 75 minuti di attività intensa ogni settimana.
Ma lo studio cinese evidenzia come questa “formula unica” non tenga conto delle differenze di genere, e che un approccio più personalizzato potrebbe rendere la prevenzione cardiovascolare ancora più efficace.
«Rispetto agli uomini, le donne ottengono benefici per la salute equivalenti con solo la metà del tempo dedicato all’esercizio fisico», scrivono i ricercatori. «Questi risultati potrebbero incoraggiare più donne a integrare l’attività fisica nella loro routine quotidiana».
Prevenzione a misura di cuore
Le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte nel mondo, ma sono in gran parte prevenibili attraverso stili di vita sani. Oltre all’attività fisica regolare, giocano un ruolo decisivo l’alimentazione equilibrata, il controllo del peso corporeo, la gestione dello stress e l’abolizione del fumo.
Per le donne, che spesso tendono a sottovalutare il rischio cardiaco ritenendolo “maschile”, i risultati dello studio rappresentano un messaggio positivo: basta anche un’attività fisica moderata, purché costante, per ottenere benefici importanti.
Camminare a passo sostenuto, fare yoga, andare in bicicletta o nuotare sono esempi di movimenti efficaci per mantenere il cuore in salute senza eccessivi sforzi.

 
						



