
La caffeina, presente in caffè, tè, bevande energetiche, alcune gasate e cioccolato, è parte della nostra routine quotidiana. Tuttavia, potrebbe alterare l’efficacia di alcuni farmaci o intensificarne gli effetti collaterali. Ecco le combinazioni più rilevanti da monitorare. Bisogna avere attenzione anche quando assumiamo vitamine e sali minerali insieme al caffè.
In questo articolo
Perché avvengono queste interazioni?
La caffeina è metabolizzata dal fegato attraverso l’enzima CYP1A2, che è coinvolto anche nell’elaborazione di molti farmaci. Se un farmaco inibisce o compete con CYP1A2, la caffeina può accumularsi, portando a effetti indesiderati.
Come gestire le interazioni?
Ecco i consigli da seguire:
- Mantieni un consumo moderato e costante di caffeina, evitando picchi improvvisi
- Non assumere caffè insieme a farmaci: attendi almeno 1–2 ore tra caffè e terapia orale, specialmente con antibiotici, sedativi, antidepressivi o broncodilatatori.
- Segnala al medico o farmacista il tuo consumo quotidiano di caffeina quando ti prescrivono farmaci, in particolare quelli elencati.
- Controlla possibili sintomi come nervosismo, palpitazioni, insonnia o mal di testa: possono indicare un’interazione.
1. Anticoagulanti e farmaci che rallentano la coagulazione
L’assunzione concomitante di caffeina può potenziare l’effetto anticoagulante, aumentando il rischio di sanguinamenti o lividi.
2. Betabloccanti e calcio‑antagonisti (per pressione alta)
La caffeina può contrapporsi all’efficacia di questi farmaci, riducendone l’azione e innalzando la pressione o la frequenza cardiaca.
3. Broncodilatatori e teofillina (asma, BPCO)
La caffeina e la teofillina agiscono entrambe sul sistema nervoso e respiratorio: insieme possono intensificare sintomi come irritabilità, palpitazioni e nervosismo.
4. Antidepressivi SSRI e farmaci psicotropi
Alcuni antidepressivi (es. fluvoxamina, citalopram) e antipsicotici (clozapina, olanzapina) possono rallentare il metabolismo della caffeina, con conseguente aumento degli effetti stimolanti: ansia, insonnia, tremori.
5. Antibiotici (fluorochinoloni come ciprofloxacina)
Possono rallentare l’eliminazione della caffeina, amplificandone i sintomi (nervosismo, tachicardia) e diminuendone l’efficacia terapeutica.
6. Sedativi, benzodiazepine e ipnotici
Essendo caffeina e sedativi opposti, la caffeina può annullare o ridurre l’effetto calmante di farmaci come diazepam o zopiclone .
7. Contraccettivi orali e estrogeni
Questi farmaci rallentano il metabolismo della caffeina, che rimane più a lungo in circolo causando disturbi come agitazione, mal di testa e palpitazioni.
Conclusione
La caffeina, seppur utile e sicura in dosi controllate, può influenzare l’efficacia e la sicurezza di molti farmaci, tra cui anticoagulanti, antidepressivi, antibiotici, sedativi, broncodilatatori e contraccettivi. Informare sempre il proprio medico o farmacista su dosi e orari d’assunzione è fondamentale per evitare interazioni potenzialmente rilevanti.