Salute

Caffeina e farmaci: 7 interazioni da conoscere

Alcuni medicinali non vanno mai assunti insieme alle bevande ricche di questa molecola. Ecco quali sono e come comportarsi

La caffeina, presente in caffè, tè, bevande energetiche, alcune gasate e cioccolato, è parte della nostra routine quotidiana. Tuttavia, potrebbe alterare l’efficacia di alcuni farmaci o intensificarne gli effetti collaterali. Ecco le combinazioni più rilevanti da monitorare. Bisogna avere attenzione anche quando assumiamo vitamine e sali minerali insieme al caffè.

Perché avvengono queste interazioni?

La caffeina è metabolizzata dal fegato attraverso l’enzima CYP1A2, che è coinvolto anche nell’elaborazione di molti farmaci. Se un farmaco inibisce o compete con CYP1A2, la caffeina può accumularsi, portando a effetti indesiderati.

Come gestire le interazioni?

Ecco i consigli da seguire:

  • Mantieni un consumo moderato e costante di caffeina, evitando picchi improvvisi
  • Non assumere caffè insieme a farmaci: attendi almeno 1–2 ore tra caffè e terapia orale, specialmente con antibiotici, sedativi, antidepressivi o broncodilatatori.
  • Segnala al medico o farmacista il tuo consumo quotidiano di caffeina quando ti prescrivono farmaci, in particolare quelli elencati.
  • Controlla possibili sintomi come nervosismo, palpitazioni, insonnia o mal di testa: possono indicare un’interazione.

1. Anticoagulanti e farmaci che rallentano la coagulazione

L’assunzione concomitante di caffeina può potenziare l’effetto anticoagulante, aumentando il rischio di sanguinamenti o lividi.

2. Betabloccanti e calcio‑antagonisti (per pressione alta)

La caffeina può contrapporsi all’efficacia di questi farmaci, riducendone l’azione e innalzando la pressione o la frequenza cardiaca.

3. Broncodilatatori e teofillina (asma, BPCO)

La caffeina e la teofillina agiscono entrambe sul sistema nervoso e respiratorio: insieme possono intensificare sintomi come irritabilità, palpitazioni e nervosismo.

4. Antidepressivi SSRI e farmaci psicotropi

Alcuni antidepressivi (es. fluvoxamina, citalopram) e antipsicotici (clozapina, olanzapina) possono rallentare il metabolismo della caffeina, con conseguente aumento degli effetti stimolanti: ansia, insonnia, tremori.

5. Antibiotici (fluorochinoloni come ciprofloxacina)

Possono rallentare l’eliminazione della caffeina, amplificandone i sintomi (nervosismo, tachicardia) e diminuendone l’efficacia terapeutica.

6. Sedativi, benzodiazepine e ipnotici

Essendo caffeina e sedativi opposti, la caffeina può annullare o ridurre l’effetto calmante di farmaci come diazepam o zopiclone .

7. Contraccettivi orali e estrogeni

Questi farmaci rallentano il metabolismo della caffeina, che rimane più a lungo in circolo causando disturbi come agitazione, mal di testa e palpitazioni.

Conclusione

La caffeina, seppur utile e sicura in dosi controllate, può influenzare l’efficacia e la sicurezza di molti farmaci, tra cui anticoagulanti, antidepressivi, antibiotici, sedativi, broncodilatatori e contraccettivi. Informare sempre il proprio medico o farmacista su dosi e orari d’assunzione è fondamentale per evitare interazioni potenzialmente rilevanti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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