Salute Mentale

Antidepressivi: possibili rischi al cuore e aumento di peso

Una grande revisione scientifica invita i medici a monitorare più attentamente i pazienti e a personalizzare le terapie

Gli antidepressivi potrebbero aumentare il rischio di ipertensione, aumento di peso e problemi cardiaci, secondo una nuova e importante revisione pubblicata su The Lancet.

Lo studio, condotto da neuroscienziati del King’s College di Londra su oltre 58.000 persone, ha confrontato trenta diversi antidepressivi evidenziando differenze significative nei loro effetti fisiologici, in particolare su cuore e metabolismo.

Amitriptilina e mirtazapina tra i farmaci più associati a effetti collaterali fisici

Tra i risultati più rilevanti, i ricercatori hanno osservato che l’amitriptilina, un antidepressivo triciclico usato da decenni per trattare la depressione e i disturbi dell’umore, può causare aumento di peso in quasi la metà dei pazienti, un incremento del battito cardiaco e una pressione arteriosa più alta.

In media, chi assume il farmaco prende 1,5 kg in otto settimane, mentre la frequenza cardiaca aumenta di 9 battiti al minuto e la pressione sistolica cresce di 5 mmHg. Questi cambiamenti, spiegano gli autori, possono aumentare il rischio di ictus del 5% e di morte per cause cardiovascolari del 10%.

Effetti simili sono stati riscontrati anche con altri antidepressivi come nortriptilina e mirtazapina, che agiscono sui livelli di serotonina e noradrenalina nel cervello. Complessivamente, la revisione ha identificato una differenza media di 4 kg di peso corporeo tra chi assumeva diversi tipi di antidepressivi.

Alcuni antidepressivi, invece, riducono la pressione e il peso

Non tutti i farmaci, però, mostrano effetti negativi sul corpo. I SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), tra cui citalopram, sembrano avere meno impatto fisico.

I pazienti trattati con citalopram, ad esempio, hanno perso in media 0,6 kg e registrato una riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sistolica, pur con un leggero aumento di quella diastolica.

«Questi risultati sono rassicuranti – spiega il dottor Toby Pillinger, psichiatra e autore senior dello studio – ma indicano anche che alcuni farmaci richiedono un monitoraggio fisico più attento, soprattutto nei pazienti con problemi cardiaci o metabolici preesistenti».

Antidepressivi e salute del cuore: la necessità di cure personalizzate

Secondo gli esperti, i risultati della revisione dovrebbero spingere i medici a personalizzare maggiormente le prescrizioni, valutando caso per caso il profilo del paziente e i suoi fattori di rischio cardiovascolare.

Gli autori dello studio sottolineano che i rischi emersi nello studio, basato su trattamenti di circa otto settimane, potrebbero aumentare ulteriormente nei pazienti che assumono antidepressivi per mesi o anni.

Per questo motivo, propone di includere l’uso di antidepressivi nelle valutazioni QRISK, il test britannico che stima il rischio decennale di infarto o ictus. «Solo così – aggiunge – potremo riflettere davvero il carico metabolico dei trattamenti psichiatrici».

Un uso sempre più diffuso, ma da gestire con cautela

In Italia circa 4 milioni di persone utilizzano gli antidepressivi. Gli esperti invitano però alla prudenza: “I pazienti non devono sospendere i farmaci da soli”, avverte il professor Frank Moriarty della RCSI University. “Lo studio non dimostra nuovi effetti collaterali gravi, ma conferma la necessità di monitorare il peso, la pressione e la frequenza cardiaca durante la terapia”.

Anche la dottoressa Alison Cave, dell’agenzia regolatoria britannica MHRA, rassicura i pazienti: «Tutti gli effetti collaterali noti sono indicati nel foglietto illustrativo. Chi nota sintomi o variazioni dovrebbe parlarne con il proprio medico e segnalare eventuali reazioni».

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio