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Giramenti di testa: è tutta colpa della pressione

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Un giramento di testa quando ci alziamo in piedi è capitato praticamente a tutti. Ci alziamo da terra o da una sedia e improvvisamente ci gira la testa perché abbiamo le vertigini: in alcuni casi ci basta attendere un minuto perché passi questa sensazione, altre si arriva fino allo svenimento.

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Pressione sistolica e diastolica: le due responsabili degli svenimenti

Nella maggior parte dei casi si tratta di ipotensione ortostatica, in pratica si abbassa in modo veloce e significativo la pressione sanguigna a causa di un rapido spostamento del corpo. Questa condizione avviene quando la pressione sistolica, la massima, si abbassa di almeno 40 mm di mercurio e la diastolica, quindi la minima, di almeno 20 mm di mercurio.

Uno studio canadese stima che almeno 4 persone su 10 soffrano di una forma di ipotensione ortostatica, circa il 40% della popolazione generale con sintomi di entità differenti. Attenzione perché questo disturbo non riguarda solo le persone con pressione alta, ma può colpire chiunque. Questa mutazione nei valori è dovuta al fatto che i muscoli vengono attivati in modo repentino per passare dalla posizione supina, o seduta, a quella eretta. La vasodilatazione eccessiva che ne consegue è responsabile della rapida e significativa diminuzione della pressione.

Calo della pressione: colpa dello sforzo repentino dei muscoli

La spiegazione dunque si troverebbe nello sforzo dei muscoli, per questo gli autori hanno pensato di prevenire il problema agendo proprio su di loro e attivandoli in maniera mirata, sia prima sia dopo essersi alzati. Ci sono infatti due metodi per evitare questa situazione: non si tratta di assumere dei farmaci, ma si tratta di mettere in atto alcune semplici manovre che non hanno alcun effetto indesiderato. La prima manovra si chiama “protocollo preact” e si basa sulla pre-attivazione dei muscoli quando si è ancora sdraiati, alzando e abbassando le ginocchia prima di alzarsi, per esempio. In questo caso aumenta la gittata cardiaca, quindi i muscoli si riattivano prima di assumere una posizione eretta e la pressione non cala bruscamente. Successivamente c’è il “protocollo tense”: una volta in piedi si tendono e si allungano i muscoli delle gambe. Appena ci si è alzati bisogna incrociare le gambe per poi tornare nella posizione con le gambe dritte, allungandole. In questo caso aumenta la gittata sistolica e quindi non cala bruscamente la pressione.

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