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Visite cardiologiche gratuite: dal 12 febbraio al 18 febbraio l’iniziativa di prevenzione

Organizzata dalla Fondazione per il Tuo cuore, l'obiettivo è sensibilizzare i cittadini e prevenire alcune delle più diffuse patologie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo e anche in Italia

Seicento cardiologi a disposizione per rispondere a dubbi e domande sulla salute del cuore. E poi visite cardiologiche gratuite. Tutto questo è previsto dal 12 al 18 febbraio 2024, nell’ambito della diciottesima edizione di Cardiologie Aperte. Un’iniziativa organizzata da Fondazione per il Tuo cuore e lAssociazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco).

Il numero verde e gli ospedali aderenti

Durante la settimana la Fondazione attiverà il numero verde 800 05 22 33, dedicato ai cittadini, che potranno chiamare gratuitamente, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, per porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore. I dubbi saranno dissipati dai cardiologi dell’associazione, per un totale di 1.300 ore di consulenza cardiologica gratuita. Parte dell’iniziativa si svolgerà anche fisicamente, nelle cardiologie aderenti, dove si eseguiranno delle visite cardiologiche gratuite personalizzate e/o dibattiti ed eventi di formazione su diverse tematiche:

Gruppo San Donato

  • lunedì 12 febbraio: fibrillazione atriale;
  • martedì 13 febbraio: cardioncologia e cardioncologia di genere;
  • mercoledì 14 febbraio: cardiologia di genere;
  • giovedì 15 febbraio: scompenso cardiaco;
  • venerdì 16 febbraio: prevenzione dei fattori di rischio modificabili.

Per conoscere tutte le attività della Fondazione per il Tuo cuore e l’elenco delle cardiologie aderenti alla campagna è possibile consultare questo sito. L’iniziativa sarà attiva anche sui social media con l’hashtag #cardiologieaperte2024.

Malattie cardiovascolari: più colpite le donne

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini e prevenire alcune delle più diffuse patologie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo e anche in Italianonostante i grandi progressi raggiunti negli ultimi decenni nella diagnosi e nella cura. Secondo dati riportati dal Ministero della Salute, le malattie del cuore sono responsabili del 34,8% di tutti i decessi (31,7% nei maschi e 37,7% nelle femmine). In particolare, secondo i dati Istat 2018, la cardiopatia ischemica è responsabile del 9,9% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari dell’8,8%, in entrambi i casi con una maggiore incidenza tra le donne.

Questo perché fino alla menopausa il sesso femminile è protetto dall’azione degli ormoni. Mentre in seguito viene colpito da eventi cardiovascolari più e più gravemente degli uomini. Spesso, inoltre, le patologie del cuore si manifestano con un quadro clinico meno evidente: molte volte il dolore è assente, è localizzato in altra sede o è confuso con quello derivato da altre patologie. Per questo, generalmente, le donne si recano in ospedale più tardi rispetto agli uomini.

Salute del cuore: i fattori di rischio modificabili

«Il rischio che ogni persona ha di sviluppare una malattia cardiovascolare dipende dall’entità dei fattori di rischio. Ma non esiste un livello a cui il rischio è nullo poiché vi sono dei fattori di rischio non modificabili rappresentati dall’età, dalla familiarità e dal sesso» spiega Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore e direttore di cardiologia presso l’Ospedale San Camillo di Roma.

«Esistono però dei fattori di rischio modificabili su cui è invece possibile intervenire, riducendo considerevolmente il rischio, grazie a uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e una correzione farmacologica appropriata laddove necessaria». I fattori di rischio che si possono modificare, riducendo la possibile insorgenza di patologie, conclude l’esperto, sono ad esempio «l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, la dislipidemia, il fumo, l’obesità e la sedentarietà».                                

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