Il 2023 ha segnato un anno di grandi successi per i trapianti di organi in Italia, con 4.502 interventi effettuati, un aumento del 15% rispetto ai 3.910 del 2022 e del 28% rispetto ai 3.503 del 2020. Questo importante traguardo conferma l’efficienza della rete nazionale, rendendo l’Italia il secondo Paese in Europa per donazioni di organi per milione di abitanti (PMP), con un tasso di 28,2. Solo la Spagna ci supera, mentre Francia, Regno Unito e Germania seguono.
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I trapianti più richiesti: rene e fegato in testa
Tra gli organi trapiantati, il rene è il più richiesto con 2.198 interventi nel 2023 (+16% rispetto al 2020), seguito dal fegato con 1.701 trapianti (+41%). Anche i trapianti di cuore e polmone hanno registrato numeri significativi: rispettivamente 370 interventi (+55%) e 188 interventi (+63%). I trapianti di pancreas, invece, rimangono rari con 38 interventi effettuati, mentre quelli di intestino si attestano a 1-2 interventi l’anno.
Gli ospedali con le migliori performance
Le strutture italiane che si distinguono per i volumi di trapianti includono:
- A.O. Città della Salute e delle Scienze di Torino: 228 trapianti di rene e 184 di fegato.
- Consorziale Policlinico di Bari: 61 trapianti di cuore.
- A.O. di Padova: 54 trapianti di polmone e 15 di pancreas.
In generale, i centri con maggiore intensità trapiantologica sono:
- A.O. Città della Salute e delle Scienze di Torino: 457 interventi.
- A.O. di Padova: 435 interventi.
- Policlinico Sant’Orsola di Bologna: 323 interventi.
L’importanza delle donazioni e le sfide da affrontare
Nonostante i progressi, il tasso di opposizione alle donazioni resta al 30%, rappresentando un ostacolo significativo. Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e responsabile del Comitato Scientifico di Micuro, sottolinea “Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione è cruciale per ridurre i trapianti mancati, che nel 2023 sono stati oltre 2.340.”
Un importante fattore di crescita è stato l’aumento delle donazioni a cuore fermo (DCD), che hanno rappresentato il 12,6% delle donazioni da deceduti nel 2023, con un incremento del 61% rispetto al 2022. Inoltre, le donazioni da viventi, sebbene ancora limitate, hanno registrato 387 interventi, principalmente trapianti di rene e fegato.
Liste d’attesa: un problema ancora irrisolto
Nel 2023, il numero di pazienti in lista d’attesa è sceso leggermente a 7.941, con cali significativi per trapianti di:
- Rene (-1,1%).
- Polmone (-6%).
- Fegato (-6,3%).
- Cuore (-1,6%).
I tempi medi di attesa variano da 1,7 anni per il fegato a 5,8 anni per il pancreas, passando per 2,5 anni per il polmone, 3,1 per il rene e 3,7 per il cuore.
Conclusione: il futuro dei trapianti in Italia
La rete trapiantologica italiana continua a dimostrare una straordinaria capacità di innovazione e adattamento. Tuttavia, è necessario investire ulteriormente nell’educazione sanitaria e nella sensibilizzazione dei donatori per ridurre le liste di attesa e aumentare il numero di vite salvate.
Micuro.it si impegna a garantire trasparenza e accesso ai dati per orientare i pazienti verso le migliori soluzioni di cura, contribuendo così a rendere il sistema sanitario sempre più efficiente e inclusivo.