
Ogni giorno, in Italia, 10 persone si tolgono la vita. Sono oltre 300 al mese e il numero è in crescita costante. Dietro a queste statistiche ci sono storie, dolori, vite interrotte. E dietro a quelle vite, c’è anche chi cerca disperatamente di aiutarle. Nel 2024, più di 6.700 persone hanno contattato Telefono Amico Italia perché attraversate da pensieri suicidari e solo nei primi sei mesi del 2025 sono già arrivate oltre 3.000 richieste d’aiuto. Numeri che fanno riflettere e che indicano una tendenza preoccupante anche per l’anno in corso.
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L’emergenza silenziosa del suicidio: i dati allarmanti
In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, Telefono Amico Italia ha presentato questi dati al Senato della Repubblica, alla presenza del senatore Guido Quintino Liris e di esperti nazionali e internazionali. I dati ISTAT più recenti indicano che nel 2022 sono stati registrati 3.934 suicidi in Italia, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. A preoccupare è soprattutto la fascia dei giovani tra i 15 e i 34 anni, in cui si è registrato un incremento costante (+16% tra il 2020 e il 2021). Nonostante questi numeri, l’Italia non dispone ancora di un piano nazionale integrato per la prevenzione del suicidio, né di un sistema di monitoraggio in tempo reale.
Le richieste di Telefono Amico Italia per prevenire il suicidio
Telefono Amico Italia – che da quasi 60 anni offre ascolto gratuito e anonimo a chi vive momenti di crisi – ha lanciato un appello concreto alle istituzioni, chiedendo:
- l’attivazione di un numero nazionale di emergenza 24/7 per il supporto emotivo;
- un Piano Nazionale di prevenzione del suicidio che coinvolga scuola, sanità, mondo del lavoro e forze dell’ordine;
- campagne anti-stigma e informative per parlare apertamente di suicidio;
- protocolli nei Pronto Soccorso per l’identificazione precoce delle persone a rischio;
- coinvolgimento del Terzo Settore nella definizione delle politiche di salute mentale.
Il ruolo fondamentale dell’ascolto e delle helpline
«Parlare di suicidio non lo provoca. Non parlarne, invece, può uccidere», ha dichiarato Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Italia. «Rompiamo il tabù: la prevenzione è possibile, ma servono azioni strutturate e risorse adeguate. Noi oggi riusciamo a garantire solo 14 ore di ascolto al giorno, ma la domanda di aiuto è molto più alta».
Secondo Maurizio Pompili, psichiatra e docente alla Sapienza di Roma, chi pensa al suicidio non vuole morire, vuole smettere di soffrire. «Serve riconoscere il dolore mentale e intervenire in modo tempestivo. In questo, i servizi di ascolto come le helpline sono fondamentali». Pompili distingue tre livelli di prevenzione:
- primaria: informazione e sensibilizzazione della popolazione;
- secondaria: intervento su gruppi a rischio;
- terziaria: sostegno a chi ha già tentato il suicidio
In ogni fase, il messaggio deve essere chiaro: «se si è in crisi e si sperimenta il desiderio di morire, la possibilità di essere sostenuti esiste», dice Pompili.
Il disegno di legge
In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, il senatore Guido Quintino Liris ha presentato un disegno di legge per la prevenzione del suicidio. «Da medico riconosco l’importanza di individuare la sofferenza psicologica prima che diventi irreversibile; come senatore, sento il dovere di tradurre questa consapevolezza in azione politica». «Ho quindi presentato un disegno di legge per potenziare gli strumenti di prevenzione, offrire sostegno a chi è in difficoltà e garantire ascolto a chi vive questa sofferenza e ai loro familiari».
Come contattare Telefono Amico Italia
Nel 2024, la maggior parte delle richieste d’aiuto è arrivata da uomini (52,5%), in particolare tramite il servizio telefonico attivo ogni giorno dalle 9 alle 24 al numero 02 2327 2327. Ma sono sempre di più anche i contatti tramite WhatsApp, al numero 324 011 7252. Si può compilare anche un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.