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No tobacco day: preoccupano i nuovi dispositivi

In occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, che si celebra il 31 maggio, Fondazione AIRC traccia un bilancio dei risultati della Convenzione Quadro dell’OMS per la lotta al tabagismo (WHO FCTC)

Dopo vent’anni, i dati mostrano una riduzione del numero di fumatori: dal 29% della popolazione mondiale sopra i 15 anni nel 2005 al 20% attuale. Tuttavia, il numero assoluto rimane preoccupante, con oltre un miliardo di persone ancora dipendenti dal tabacco in tutto il mondo. Inoltre, l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato, ha modificato e rinvigorito l’epidemia da nicotina. In molti chiedono che sia raddoppiato il prezzo delle sigarette.

Sigarette elettroniche e tabacco riscaldato: una nuova minaccia

L’evoluzione del mercato ha portato alla diffusione di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, particolarmente tra i più giovani. Secondo uno studio finanziato da AIRC e coordinato dal dottor Silvano Gallus dell’Istituto Mario Negri, questi dispositivi aumentano il rischio di dipendenza e possono ostacolare il percorso per smettere di fumare. L’introduzione di questi nuovi prodotti ha contribuito a mantenere stabile la prevalenza di fumatori in Italia, bloccando il calo iniziato nei decenni precedenti.

Fumo e dispositivi elettronici in aumento tra i giovani

In Italia, tra il 2022 e il 2023, circa il 24% della popolazione risultava fumatrice: il 20% utilizzava solo sigarette tradizionali, mentre il 4% combinava fumo tradizionale e dispositivi elettronici. Preoccupa in particolare la crescita dell’uso esclusivo di e-cigarette, passate dallo 0,4% al 3,3% in pochi anni. Il fenomeno colpisce soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni (8%), rispetto al 2% nella fascia 50-69 anni. Inoltre, il primo contatto con la nicotina avviene sempre più precocemente, tra i 13 e i 14 anni, con una leggera prevalenza tra le ragazze.

Gabriele Vagnato testimonial AIRC: “Parliamo ai giovani con un linguaggio diretto”

Per sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi del fumo, Fondazione AIRC si avvale della collaborazione del creator e conduttore tv Gabriele Vagnato, che ha realizzato un video ironico e diretto, pensato per parlare ai ragazzi con un linguaggio vicino alla loro quotidianità. “Il fumo fa male, lo sappiamo tutti. Ma se non cambiamo il modo di raccontarlo, non cambieremo il modo in cui viene percepito, soprattutto dai giovani”, spiega Vagnato. L’obiettivo è smontare il “mito della sigaretta” e aumentare la consapevolezza sui rischi legati anche ai nuovi dispositivi.

Il fumo: un grave rischio per la salute globale

Nel 2024, in Italia si stima che ci siano state circa 44.831 nuove diagnosi di tumore al polmone. Il fumo è responsabile dell’80-90% dei casi. Secondo il Global Burden of Disease Study dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, nel 2021 il consumo di tabacco ha causato l’11% dei decessi globali, pari a 7,2 milioni di morti. Oltre al tumore del polmone, il fumo è associato a numerose altre patologie: tumori del cavo orale, gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie, alcuni tipi di leucemie e malattie cardio-cerebrovascolari.

L’impegno di Fondazione AIRC per la ricerca

Fondazione AIRC sostiene la ricerca sul tumore del polmone, investendo ogni anno risorse significative per progetti e borse di studio. Solo nel 2025, sono stati destinati quasi 9 milioni di euro per migliorare la diagnosi precoce e le cure, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e l’efficacia delle terapie.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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