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Il cervello di uomini e donne lavora davvero in modo diverso

Uno studio americano ha individuato oltre 1000 geni che sono più o meno attivi nel cervello a seconda del genere

Si dice spesso che il cervello di uomini e donne funziona in modo assolutamente diverso. A conferma di questa condizione arriva un nuovo studio americano. Va detto subito che la ricerca è al primo step, cioè al modello animale e che quindi serviranno altre conferme. Ma i ricercatori dell’Università di Stanford sostengono che la stessa situazione si riflette con grande probabilità anche sugli umani. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cell.

Cervello di uomini e donne: già uno studio precedente aveva visto che le donne sopportano meglio lo stress

Il team di lavoro ha esaminato le differenze tra i cervelli maschili e femminili, analizzando le aree deputate per programmare comportamenti di “valutazione, appuntamento, accoppiamento e odio”. Un altro studio americano aveva dimostrato come il cervello delle donne invecchi più lentamente di quello che succede agli uomini.

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Cervello di uomini e donne: alcuni comportamenti sono primordiali

Mettendo sotto osservazione il tessuto prelevate da queste strutture cerebrali, gli scienziati hanno trovato oltre 1.000 geni che sono sostanzialmente più attivi nei cervelli di un sesso rispetto all’altro.

I comportamenti innati negli uomini

Alcuni comportamenti sociali sono primordiali e si sono confermati nel corso dell’evoluzione. I maschi, ad esempio, distinguono rapidamente il sesso degli estranei che violano ciò che  considerano il loro territorio. Se l’intruso è un altro maschio, lo attaccano immediatamente. Se è una femmina, iniziano un corteggiamento vorticoso.

I comportamenti innati nelle donne

Le femmine mostrano un’aggressività materna piuttosto che territoriale, attaccando tutto ciò che minaccia i loro cuccioli. Sono molto più inclini dei maschi a proteggere i loro piccoli e a recuperare quelli randagi. La loro volontà di accoppiarsi varia notevolmente a seconda della fase del loro ciclo. Questi comportamenti primordiali sono essenziali per la sopravvivenza e la riproduzione e sono in gran parte istintivi.

Cervello di uomini e donne: ecco perché alcune malattie neurologiche colpiscono più uno o l’altro sesso

Alcuni dei geni scoperti dai ricercatori sono anche fattori di rischio consolidati per disturbi cerebrali che sono più comuni nell’uno o nell’altro sesso. Di 207 geni già noti come ad alto rischio per il disturbo dello spettro autistico, che è quattro volte più comune negli uomini che nelle donne, i ricercatori hanno identificato 39 come più attivi nel cervello dell’uno o dell’altro sesso: 29 nei maschi, 10 nelle femmine .

“I topi non sono umani” hanno specificato. “Ma è ragionevole aspettarsi che tipi di cellule cerebrali analoghi avranno un ruolo nei nostri comportamenti sociali tipici del sesso. La frequenza di emicrania, crisi epilettiche e disturbi psichiatrici può variare durante il ciclo mestruale”.

I ricercatori hanno anche identificato i geni legati alla malattia di Alzheimer e alla sclerosi multipla, che tendono entrambi ad affliggere le donne più degli uomini.

Le donne condizionate pesantemente da estrogeni e progesterone

Lo studio ha anche individuato più di 600 differenze nei livelli di attivazione genica tra le femmine in diverse fasi del loro ciclo. Le strutture cerebrali su cui si sono concentrati i ricercatori sono condivise tra i mammiferi, compreso l’uomo.

I livelli di estrogeni delle donne e quelli di un altro ormone, il progesterone, aumentano e diminuiscono all’incirca ogni mese, come le fasi lunari, così come i corrispondenti comportamenti tipici del sesso femminile in molti mammiferi.

Confrontando maschi, femmine con il ciclo e femmine senza, i ricercatori hanno individuato 1.415 geni con livelli di attività che variavano tra i gruppi. Le cellule reattive agli estrogeni erano tutt’altro che simili.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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