
Il caldo può uccidere? L’ondata di temperature estreme che sta colpendo l’Italia sta diventando un’emergenza sanitaria e lavorativa. A Bologna, un imprenditore edile di 59 anni è morto per un malore improvviso legato alle alte temperature, mentre lavorava in cantiere. Poche ore dopo, la Regione Lombardia ha firmato un’ordinanza che vieta i lavori all’aperto nelle ore più calde: dalle 12.30 alle 16.00.
Il caldo, specie quando combinato a sforzi fisici e umidità, può essere fatale. Ma perché accade? E quali sono i sintomi da non ignorare?
In questo articolo
Perché il caldo può uccidere?
Quando la temperatura corporea supera i 40°C, il nostro organismo non riesce più a raffreddarsi tramite la sudorazione. È il cosiddetto colpo di calore (o “heat stroke”), una condizione medica grave che può portare alla morte in pochi minuti se non trattata.
I meccanismi pericolosi del caldo estremo
Ecco cosa succede al nostro corpo quando la temperatura supera i 37 gradi, quindi i valori del corpo umano:
- Disidratazione: la perdita massiccia di liquidi altera la pressione sanguigna e può causare svenimenti e danni renali.
- Stress termico: il cuore è costretto a lavorare di più per mantenere la temperatura corporea costante.
- Malfunzionamento degli organi: quando la temperatura corporea resta troppo alta, si possono danneggiare cervello, reni, cuore e fegato.
- Shock termico: nei soggetti più fragili può verificarsi un collasso cardiocircolatorio improvviso.
Il caldo può uccidere: sintomi del colpo di calore da riconoscere subito
Quali sono i sintomi che devono spingerci immediatamente a chiamare soccorsi:
- mal di testa forte;
- nausea, vomito;
- confusione mentale;
- pelle calda, secca e arrossata;
- tachicardia;
- svenimenti.
In presenza di questi sintomi, chiamare immediatamente il 112 e cercare di raffreddare la persona all’ombra, con acqua fresca e ventilazione.
Il caso di Bologna: morto imprenditore edile per il caldo
La tragedia è avvenuta a Bologna, nel quartiere Navile. Un imprenditore di 59 anni è stato trovato privo di sensi all’interno di un cantiere. Nonostante l’intervento del 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Si ipotizza un colpo di calore come causa del decesso, aggravato dalla temperatura percepita di oltre 40°C.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili, spesso costretti a operare in condizioni climatiche estreme.
Lombardia: vietati i lavori all’aperto dopo le 12.30
La risposta non si è fatta attendere. La Regione Lombardia ha firmato un’ordinanza temporanea che impone il blocco di tutti i lavori all’aperto dalle ore 12.30 alle 16, nei giorni in cui è attivo il bollino rosso per le ondate di calore. Una misura che mira a tutelare i lavoratori più esposti, come operai edili, addetti alla manutenzione stradale, agricoltori.
Anche altre regioni, tra cui Emilia-Romagna, Lazio e Puglia, stanno valutando interventi simili.
Chi è più a rischio: non solo anziani
Il caldo può colpire chiunque, ma alcuni gruppi sono più vulnerabili:
- anziani e bambini piccoli;
- lavoratori all’aperto;
- persone con malattie croniche;
- chi assume farmaci diuretici o antipertensivi;
- chi pratica attività fisica intensa nelle ore più calde.
Consigli per proteggersi dal caldo estremo
Ecco i consigli degli esperti:
- Evitare sforzi fisici dalle 11 alle 17
- Bere molta acqua, anche se non si ha sete
- Vestirsi leggeri, con abiti chiari e traspiranti
- Rinfrescare gli ambienti con ventilatori, tende, aria condizionata
- Mai lasciare persone o animali in auto al sole
Emergenza caldo: servono piani di prevenzione strutturali
Le ondate di calore estreme, come quelle di questi giorni, non sono più eventi eccezionali, ma sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Per questo motivo, i sindacati e le associazioni di categoria chiedono piani di prevenzione permanenti, che includano:
- flessibilità negli orari di lavoro;
- sorveglianza sanitaria nei cantieri;
- obbligo di acqua e zone d’ombra;
- interventi infrastrutturali nelle città per abbassare le temperature (alberi, zone verdi, tetti bianchi).