News

Diabete di tipo 2 colpisce sempre più bambini

Un tempo considerata una malattia della vecchiaia, ormai è molto presente anche tra i giovanissimi, a causa dell'aumento dei tassi di obesità infantile

Il diabete di tipo 2 nei bambini sta diventando un’emergenza. Le prime diagnosi iniziano già a partire dagli 8 anni, con un aumento evidente dai 10 anni in su. Secondo i dati presentati al congresso annuale dell’EASD (Associazione europea per lo studio del diabete), un caso su quattro di diabete di tipo 2 diagnosticato in alcuni ospedali riguarda bambini e adolescenti sotto i 17 anni.

La prevalenza è quasi raddoppiata in 15 anni: da 9 casi per 100mila persone l’anno tra il 2002-2003 a a 17,9 nel biennio 2017-2018.

Perché il diabete 2 precoce è più aggressivo

L’esordio del diabete di tipo 2 in età pediatrica è particolarmente preoccupante. Rispetto agli adulti, i giovani mostrano:

  • una maggiore insulino-resistenza,
  • un declino rapido della funzionalità delle cellule beta del pancreas,
  • un rischio più alto di complicanze a lungo termine.

Lo studio TODAY ha dimostrato che il 50% dei giovani pazienti sviluppa complicanze microvascolari (renali, oculari e neurologiche) già entro 9 anni dalla diagnosi. Inoltre, la mortalità prematura risulta più elevata rispetto ai coetanei con diabete di tipo 1.

In Europa, anche se mancano dati sistematici, uno studio pubblicato su Diabetologia ha confermato l’aumento dei casi di diabete 2 in età pediatrica. Nel 75% dei casi la malattia è associata a obesità infantile, fattore di rischio principale.

Le difficoltà nel trattamento dei più giovani

A differenza degli adulti, i bambini e gli adolescenti con diabete 2 hanno poche opzioni terapeutiche. Attualmente, le terapie disponibili includono:

  • Metformina,
  • Insulina,
  • Tre agonisti GLP-1,
  • Due inibitori SGLT-2.

Tuttavia, queste terapie hanno dimostrato minore efficacia nel controllo glicemico e un più alto tasso di fallimenti nei giovani rispetto agli adulti. Inoltre, nessun trattamento approvato finora in età pediatrica ha mostrato effetti significativi sulla riduzione del peso corporeo o dell’indice di massa corporea.

Lo studio Surpass-Peds: nuove speranze con la tirzepatide

Una svolta arriva dallo studio di fase 3 Surpass-Peds, sponsorizzato da Eli Lilly e pubblicato su The Lancet, che ha valutato l’efficacia della tirzepatide in giovani tra i 10 e i 17 anni con diabete di tipo 2.

I dati principali:

  • 99 pazienti arruolati, età media 14,7 anni, con diabete 2 da circa 2,4 anni.

  • Terapie in corso: metformina (68,7%), insulina (8,1%) o entrambi (23,2%).

  • Somministrazione di tirzepatide (5 o 10 mg) o placebo, una volta a settimana per 30 settimane, seguite da un’estensione open-label di 22 settimane.

Risultati sul controllo glicemico

All’inizio, tutti avevano un’emoglobina glicata >6,5%.

Dopo 30 settimane, nel gruppo tirzepatide:

  • il 79% dei pazienti era sceso sotto il 6,5%,
  • il 53% addirittura sotto il 5,7% (contro il 29% e il 14% del gruppo placebo).

Risultati sul peso

Ecco i risultati dal punto di vista della perdita di peso:

  • Il BMI medio è sceso da 35,6 a 26,3 kg/m² nel gruppo tirzepatide, mentre nel gruppo placebo il calo è stato minimo (da 34,7 a 34,3).
  • Anche la glicemia a digiuno è migliorata nettamente: -2,46 unità nel gruppo tirzepatide contro -0,44 nel placebo.

Gli effetti collaterali più comuni sono stati gastrointestinali, perlopiù lievi o moderati.

Una nuova opzione terapeutica per i giovanissimi

Secondo i ricercatori, la tirzepatide è il primo farmaco a dimostrare benefici significativi sia sul controllo glicemico che sulla riduzione del BMI nei giovani con diabete di tipo 2.

Questo risultato rappresenta un passo avanti fondamentale nella gestione del diabete pediatrico, offrendo una speranza concreta per contenere gli effetti di una malattia che, se insorge troppo presto, può compromettere in modo serio la salute e la qualità della vita.

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio