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Alimentazione e attività fisica, due alleati per vincere i tumori

Al Convegno Nazionale di AIL si è parlato dell'importanza di perseguire stili di vita sani nel percorso di cura onco-ematologica

La salute non può essere ridotta esclusivamente a una dimensione clinica. Curare significa prendersi cura delle persone nel loro complesso, guardando alla qualità dell’ambiente in cui vivono, al cibo che mangiano, alle disuguaglianze che affrontano. È questo il messaggio principale del Convegno Nazionale di AIL – Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, dedicato a sottolineare come stili di vita sani possano contribuire alla prevenzione delle patologie onco-ematologiche.

Alimentazione e attività fisica pilastri fondamentali della qualità della vita dei pazienti onco-ematologici

«Curare significa, prima di tutto, prendersi cura delle persone nella loro interezza. La salute non può essere ridotta esclusivamente a un fatto clinico, ma è il risultato di un equilibrio tra corpo, mente e ambiente» spiega Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL. «Con questo Convegno, AIL vuole riaffermare l’importanza di alimentazione, benessere e stili di vita come pilastri fondamentali della qualità della vita dei pazienti onco-ematologici. È essenziale promuovere una cultura della salute che unisca ricerca scientifica, sostenibilità e responsabilità sociale. Solo attraverso la collaborazione tra medici, istituzioni e cittadini possiamo costruire un modello di cura che metta davvero al centro la persona e il suo ambiente di vita».

Durante il convegno è stato confermato come alimentazione, attività fisica, qualità ambientale e supporto psicologico possono influire non soltanto sulla prevenzione primaria, ma anche sui percorsi di cura e sulla risposta alle terapie, aumentando le possibilità di guarigione.

«La nutrizione ha un ruolo di pre-abilitazione, contribuendo a ridurre l’incidenza di numerose neoplasie e a migliorare l’intero percorso oncologico» commenta Hellas Cena, Primario di Dietetica e Nutrizione Clinica all’IRCCS Maugeri di Pavia. «Una dieta equilibrata e antinfiammatoria può modificare il micro-ambiente tumorale, riducendo l’infiammazione e sostenendo il sistema immunitario, elementi cruciali nella gestione delle malattie onco-ematologiche. Inoltre le ricerche confermano il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione tumorale, in particolare per i tumori del sangue, del colon, della mammella, dell’endometrio, del fegato e dei reni».

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