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Fluoro: è vero che serve solo per i denti?

Si trova praticamente ovunque all'interno del nostro corpo, anche se la presenza maggiore è nelle ossa e nei denti.

Il ruolo principale del fluoro è quello di favorire il deposito del calcio all’interno dello scheletro. In questo modo promuove lo sviluppo dei denti, oltre a ridurre le possibilità che lo smalto si possa rovinare, perché è in grado di contrastare l’acidità nel cavo orale.

Dove si trova?

Lo troviamo in molti alimenti. Quelli che ne contengono di più sono tutti di origine animale. Tra gli altri:

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  • il pesce,
  • i frutti di mare,
  • la carne sia rossa, sia bianca,
  • il latte,
  • il formaggio.

Per quanto riguarda frutta e verdura, il loro contenuto di fluoro varia a seconda della presenza o meno di questo sale minerale nel terreno in cui vengono coltivati e all’uso o meno di fertilizzanti.

Fluoro si può trovare anche nell’acqua potabile, nell’acqua fluorizzata e anche nel tè e nelle tisane che vengono preparati con acqua che contiene fluoro.

C’è una razione giornaliera consigliata?

La dose raccomandata varia al variare dell’età. In particolare:

  • bambini fino a 6 mesi di vita è di 0,1-0,5 mg al giorno;
  • da 6 mesi a 1 anno di 0,2-1 mg al giorno;
  • tra 1 e 3 anni da 0,5 a 1,5 mg al giorno;
  • tra 4 e 6 anni da 1,0 a 2,5 mg al giorno;
  • a partire dai 7 anni da 1,5 a 2,5 mg al giorno;
  • agli adulti si consigliano da 1,5 a 4,0 mg di fluoro al giorno.

Cosa succede se ne assumiamo troppo poco?

Essendo contenuto anche nell’acqua potabile difficilmente si va incontro a un deficit di fluoro. Quando succede comunque c’è un significativo aumento dei problemi allo smalto dei denti, come la carie.

Cosa succede se ne assumiamo troppo?

Se assumiamo troppo fluoro possiamo andare incontro a diversi problemi, alcuni dei quali anche gravi. Dosi eccessive di questo minerale alterano il metabolismo delle vitamine e  interferiscono con l’attività di molti enzimi. Tutto questo può compromettere il buon funzionamento:

  • del sistema nervoso centrale,
  • dei reni,
  • dei surreni,
  • del fegato,
  • del cuore,
  • degli organi riproduttivi.

Può anche provocare:

  • un ritardo nella crescita,
  • portare a osteosclerosi,
  • a calcificazione delle articolazioni e dei tendini.

La fluorosi dentale

L’assunzione eccessiva di fluoro può rendere opachi o macchiati i denti. A dosi molto elevati si può arrivare alla marmorizzazione dei denti, con scoloramento dello smalto, pirosi e dolori ai piedi e alle caviglie. L’assunzione di dosi eccessive può portare anche a fluorosi scheletrica, un indurimento anomalo delle ossa associato a dolori e rigidità delle articolazioni, debolezza, danni al sistema nervoso e paralisi.

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