
Il profumo del mare – quella miscela sottile e inconfondibile di salsedine, iodio, alghe e vento – ha un potere sorprendente: ci rilassa, ci rasserena e ci fa dormire meglio. Non è solo una suggestione da vacanza o un ricordo d’infanzia. Oggi, la neuroscienza olfattiva comincia a spiegare perché sentire odore di mare ha un effetto così profondo sul nostro sistema nervoso. E perché alcune persone trovano proprio in questa fragranza una chiave per stare e dormire meglio.
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Composizione chimica del profumo del mare
Ma cos’è, in realtà, il profumo del mare? Non si tratta solo di “aria salmastra”. È una miscela complessa di molecole volatili – alcune provenienti dalle alghe e dai microrganismi marini, altre dall’interazione tra aria, acqua e sali minerali – che insieme creano una fragranza unica e riconoscibile.
Ecco le componenti principali:
- Dimetilsolfuro (DMS): prodotto dalla decomposizione di alghe e fitoplancton, ha un odore dolce-solfureo ed è una delle molecole chiave dell’odore di mare aperto. Anche gli uccelli marini lo usano per orientarsi.
- Iodio: liberato da alghe brune come le laminarie, ha un odore pungente e fresco. La sua presenza contribuisce alla sensazione di “aria pulita” e ha una valenza psicologica tonificante.
- Geosmina: è la molecola dell’odore di terra bagnata dopo la pioggia. In mare è presente in tracce, prodotta da attinomiceti marini, e dona profondità al profumo costiero.
- Cloruro di sodio e altri sali: non hanno odore, ma funzionano da “veicoli” per altre molecole odorose, aiutandole a diffondersi nell’aria.
- Composti organici volatili di alghe e piante litoranee: dalle note verdi e resinose, arricchiscono la fragranza di sfumature vegetali e balsamiche.
- Ozono e aria ionizzata: generati dalle onde che si infrangono, regalano all’ambiente marino quell’odore “frizzante” simile a quello che si respira dopo un temporale.
Effetti neurofisiologici e olfattivi sul sistema nervoso
A differenza di altri sensi, l’olfatto ha un collegamento diretto con il sistema limbico, la parte del cervello che regola le emozioni, la memoria e – guarda caso – anche il ritmo sonno-veglia. Inalare odori “familiari” o piacevoli, come il profumo del mare, può ridurre la produzione di cortisolo (ormone dello stress) e stimolare serotonina e ossitocina, neurotrasmettitori legati alla calma e alla sensazione di sicurezza.
La dimostrazione in una ricerca scientifica
Uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Behavioral Neuroscience (2019) ha mostrato che determinati odori naturali – tra cui quelli marini – hanno effetti misurabili sull’attività cerebrale, in particolare riducendo l’attivazione della corteccia prefrontale, cioè quella parte del cervello iperattiva nei soggetti ansiosi e insonni. Leggi qui come mai alcuni odori (come quello della benzina) ci piacciono così tanto.
Aromaterapia e implicazioni cliniche
Sebbene il profumo del mare non sia una singola essenza, il suo effetto rilassante ha ispirato da anni la produzione di fragranze “marine” nell’ambito dell’aromaterapia. Molti diffusori e candele contengono molecole sintetiche che imitano il DMS o l’ozono, arricchite da note di lavanda, salvia, rosmarino marino o alghe, per favorire il relax. L’aromaterapia, infatti, riconosce nel potere dell’olfatto una via d’accesso privilegiata al benessere. Una revisione sistematica pubblicata su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine (2020) ha evidenziato come alcune fragranze naturali siano in grado di migliorare la qualità del sonno e ridurre l’ansia, specialmente se usate come parte di un rituale serale.
Il potere della cromoterapia e della percezione visiva
Il beneficio del mare non è solo olfattivo. Il colore stesso dell’acqua ha un potere psicologico dimostrato. Il blu, secondo la cromoterapia e le neuroscienze visive, rallenta il battito cardiaco, abbassa la pressione e favorisce uno stato di quiete mentale. Per questo molte stanze da letto sono arredate con tinte marine – anche inconsciamente.
Profumo del mare: una soluzione per l’insonnia
Chi è sensibile agli odori lo sa: il profumo giusto può essere una carezza, una barriera contro l’inquietudine. Gli “insonni sensoriali” – quelli che si svegliano per una luce troppo forte, un suono improvviso, un odore disturbante – trovano spesso nel profumo del mare un alleato. Una sorta di password per la mente: lo respiri e il corpo capisce che può abbassare la guardia. Per queste persone, spruzzare una bruma marina sul cuscino o anche solo ascoltare il suono delle onde può aiutare ad addormentarsi più facilmente. È una forma moderna di “olfatto-terapia emozionale”.