
L’olio extravergine non è soltanto un ingrediente simbolo della dieta mediterranea: è un elemento identitario, un ponte tra cultura, paesaggio e benessere. Lo conferma la crescita dell’oleoturismo, un segmento che sta conquistando un numero sempre maggiore di viaggiatori: tra il 2021 e il 2024 l’interesse è aumentato del 37% e quasi il 64% degli italiani vorrebbe vivere almeno un’esperienza a tema olio, dalle visite in frantoio ai percorsi tra gli ulivi, dalle degustazioni guidate ai laboratori sensoriali.
Non sorprende quindi che Puglia e Toscana risultino tra le regioni più riconosciute per eccellenza enogastronomica (41%), seguite da Emilia-Romagna e Sicilia: territori capaci di unire paesaggi straordinari, artigianalità, cucina e convivialità.
In questo articolo
Olio extravergine di oliva: dalla pianta al frantoio
L’olio extravergine di oliva (EVO) è l’ingrediente che tutti abbiamo in casa ma pochi conoscono a fondo. Si tratta di un succo ottenuto esclusivamente dalla spremitura meccanica delle olive, senza solventi né raffinazioni. Tre sono le fasi principali della sua origine dalla pianta al frantoio.
Coltivazione e maturazione delle olive
Le varietà cambiano da regione a regione (Frantoio, Leccino e Moraiolo in Toscana; Coratina in Puglia; Nocellara del Belìce in Sicilia; Taggiasca in Liguria). Il grado di maturazione è decisivo: olive verdi danno un olio più ricco di polifenoli e più piccante; olive mature danno un gusto più dolce e armonico.
Raccolta dell’olio manuale o meccanica
La raccolta avviene ogni anno tra ottobre e dicembre. La “raccolta anticipata” preserva aromi e composti antiossidanti.
Frangitura a freddo
Per essere definito “a freddo”, l’olio deve essere estratto sotto i 27°C. La lavorazione entro poche ore dalla raccolta è essenziale per mantenere intatti aromi, qualità nutrizionali e polifenoli.
Tutti i benefici dell’olio: cosa dicono gli studi scientifici
L’olio, in particolare quello extravergine, è considerato uno dei pilastri della dieta mediterranea, modello alimentare riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale e oggetto di centinaia di studi clinici. La sua ricchezza di acido oleico, vitamina E e polifenoli è stata associata a molti benefici:
Cuore e sistema cardiovascolare
Numerose ricerche pubblicate su The New England Journal of Medicine e sulla rivista Nutrients mostrano che l’olio extravergine di oliva:
- aiuta a ridurre l’ossidazione del colesterolo LDL;
- sostiene l’aumento del colesterolo HDL;
- contribuisce alla protezione vascolare grazie ai polifenoli.
Antiossidante naturale
I composti fenolici (tra cui oleuropeina, tirosolo e idrossitirosolo) contrastano i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
Digestione e metabolismo
Favorisce la digestione, ha un’azione leggermente antinfiammatoria e può contribuire al controllo glicemico se inserito in una dieta equilibrata.
Pelle e benessere psicofisico
Le sue proprietà emollienti e nutritive lo rendono prezioso nei trattamenti cosmetici e nei massaggi. Nell’oleoturismo emergono sempre più esperienze che integrano olio e wellness, con massaggi, trattamenti termali e rituali sensoriali. In questo senso, conoscere come si produce l’olio diventa un modo per prendersi cura del proprio stile di vita, oltre che un’occasione per scoprire paesaggi e tradizioni millenarie.
Il turismo dell’olio oggi: numeri, territori e tendenze
Tra il 2021 e il 2024 l’interesse degli italiani verso esperienze a tema olio è aumentato del 37%, facendo dell’oleoturismo un segmento in crescita. Secondo i dati più recenti, Puglia e Toscana si collocano al primo posto tra le mete enogastronomiche più riconosciute (41%), seguite da Emilia-Romagna e Sicilia.
I motivi sono tre:
- paesaggi iconici come gli ulivi monumentali pugliesi o i terrazzamenti liguri;
- prodotti di eccellenza, ormai percepiti come simboli del benessere mediterraneo;
- esperienze sempre più multisensoriali, come spiega Roberta Garibaldi, professoressa di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo: visite, degustazioni e trekking vengono affiancati da percorsi creativi e attività immersive.
Le manifestazioni a tema olio da non perdere
Dalle passeggiate tra gli uliveti alle visite nei frantoi, dall’assaggio dell’olio nuovo a laboratori multisensoriali, l’Italia offre un calendario ricco di eventi ed esperienze dedicate all’olio extravergine. Questi percorsi non solo permettono di scoprire i sapori e i profumi dell’oro verde, ma anche di conoscere la cultura, le tradizioni e le tecniche produttive di ciascun territorio, trasformando ogni viaggio in un’esperienza di gusto e benessere.
EVOLIO Expo 2026: Bari diventa capitale dell’oleoturismo
In questo contesto torna EVOLIO Expo, dal 29 al 31 gennaio 2026 alla Fiera del Levante di Bari. La manifestazione dedica un focus importante al turismo dell’olio, mettendo in relazione:
- ricerca;
- imprese agricole;
- buyer internazionali;
- territori vocati;
- operatori del benessere e della cultura.
Tre i filoni principali:
- olio e salute; olio, ambiente e paesaggio; oleoturismo;
- olio EVO come risorsa sociale, culturale ed economica;
- dove provare esperienze autentiche legate all’olio.
A Milano Olio Officina Festival 2026
Anche Milano dedicherà una manifestazione al cosiddetto “oro verde”. L’Olio Officina Festival 2026 si terrà dal 22 al 24 gennaio 2026 presso il Centro Congressi Mantovani Furioli, in Rho (Milano), è sarà un vero e proprio viaggio sensoriale, dove degustazioni guidate, laboratori e workshop trasformano l’olio in protagonista assoluto, insegnando a scoprirne aromi, sapori e proprietà benefiche. Dalla frutta secca ai toni erbacei, dall’equilibrio organolettico alla capacità di promuovere salute e benessere, l’olio EVO diventa così non solo alimento, ma strumento di conoscenza e piacere multisensoriale.
Dove fare esperienze autentiche con l’olio
Dopo aver compreso come nasce un olio di qualità, il modo migliore per apprezzarlo è vivere il territorio, osservare da vicino la raccolta, sentire il profumo del frantoio, assaggiare l’olio appena franto. Ecco alcune mete selezionate.
Toscana, dalla raccolta ai massaggi wellness

Nel cuore del Valdarno di Sopra, Il Borro racconta l’anima più autentica dell’olio toscano attraverso un percorso che unisce agricoltura biologica, ospitalità d’eccellenza e cura artigianale. I 33 ettari di uliveti, coltivati con metodi naturali e potature che rispettano l’equilibrio delle piante, rappresentano la base di una filosofia produttiva che tutela biodiversità e identità varietale. Qui l’olio non è solo un prodotto, ma il risultato di una filiera interna rigorosa: raccolta manuale, selezione delle drupe, spremitura a freddo nel frantoio aziendale costruito nel 2018.
Nascono così l’Olio Extravergine Biologico e il prestigioso Primo Raccolto, piccola produzione che cattura l’essenza aromatica della prima frangitura. In autunno gli ospiti partecipano alla raccolta, visitano il frantoio e degustano l’olio appena “nato”. Persino nella spa la cultura dell’olio assume forma sensoriale attraverso il Massaggio all’Olio d’Oliva, trattamento rigenerante che unisce benessere e territorialità. Nel borgo medievale, infine, la tradizione si rinnova con laboratori artigiani dedicati all’olio.
Puglia, tra degustazioni e artigianato
Tra gli ulivi secolari affacciati sul mare di Polignano, Masseria AuraTerrae interpreta l’oleoturismo come un incontro intimo tra paesaggio, cucina creativa e rituali artigianali. In autunno la masseria offre l’esperienza più autentica: la raccolta manuale delle olive, guidata dai contadini della tenuta, seguita dalla degustazione dell’olio evo nuovo, fruttato e vivace, servito con focacce morbide, sott’oli e formaggi di masseria.

L’olio, simbolo della tradizione pugliese, è anche ingrediente centrale nella cucina di Antonio Gentile, che lo utilizza per esaltare ortaggi colti negli orti interni, vellutate di legumi, pescato del giorno e paste tirate a mano. L’olio diventa filo conduttore di una gastronomia che unisce stagionalità, sostenibilità e identità. L’atmosfera della masseria – con piscina riscaldata, sauna a botte, camini accesi e giardini aromatici – amplifica la dimensione sensoriale del soggiorno.
Accanto alla parte gastronomica, la struttura propone laboratori di ceramica e intreccio del vimine, collegando il mondo dell’olio a quello dell’artigianato tradizionale: gli ospiti modellano orci, piatti e piccoli contenitori, riflettendo su come l’olio abbia sempre plasmato estetica e cultura locale. Per chi desidera vivere un’esperienza completa, il pacchetto “Autunno di Charme” offre weekend tematici dedicati al benessere, ai sapori e alle pratiche tipiche della campagna pugliese.
Sentiero dell’Olivo, Trentino
Ad Arco, nel Garda Trentino, il Sentiero dell’Olivo è un percorso che racconta la storia millenaria dell’olio attraverso un itinerario semplice e coinvolgente, perfetto per chi vuole capire come cresce e si trasforma questo frutto prezioso. Il cammino ad anello, a circa 90 metri sul livello del mare, attraversa filari di ulivi che da secoli disegnano il paesaggio, tanto da conquistare Goethe, Dürer e Rilke. Lungo la via, quattordici installazioni interattive spiegano la geologia del territorio, l’arrivo dell’olivo con i Romani, le tecniche di raccolta, la frangitura e i mille usi dell’oliva, compreso quello delle tradizionali mòlche, la pasta residua della spremitura usata per arricchire pani rustici dal profumo intenso.

Camminando tra le fronde argentate, il visitatore scopre come questo angolo del Garda sia la zona più settentrionale d’Europa in cui l’olio viene ancora prodotto in modo tradizionale, grazie al clima mite che rende possibili cultivar delicate e aromatiche. Il percorso si conclude spesso con una degustazione di oli del territorio in locali e frantoi che valorizzano la produzione locale attraverso assaggi strutturati, pane caldo e racconti dei produttori.
Pedalare tra gli uliveti, Abruzzo
Nelle colline di Penne, in Abruzzo, l’Oleificio Goccia d’Oro offre un’esperienza di oleoturismo che unisce scoperta gastronomica, innovazione tecnologica e attività outdoor come i tour Bike-Olio, che permettono di attraversare il paesaggio pedalando tra uliveti e borghi. Fondato nel 1992 come piccola realtà familiare, il frantoio ha saputo evolversi mantenendo intatta la cura artigianale: le olive vengono raccolte al punto ideale di maturazione e lavorate con un impianto a ciclo continuo per l’estrazione a freddo, tecnologia che ha permesso all’azienda di distinguersi e ottenere riconoscimenti regionali e nazionali.
La visita guidata mostra tutte le fasi di produzione, dalla selezione delle olive al controllo qualità, fino all’imbottigliamento. La degustazione finale introduce all’assaggio professionale: analisi del fruttato, dell’amaro e del piccante, riconoscimento dei difetti e abbinamenti gastronomici.
Puglia, degustazioni guidate e arte ceramica
Il Frantoio Muraglia, simbolo dell’olio pugliese nel mondo, accoglie i visitatori con un’esperienza che unisce arte ceramica e cultura dell’extravergine. Il tour inizia nell’atelier di Terlizzi, dove nascono gli iconici orci che custodiscono l’olio Muraglia: il processo è interamente artigianale, dalla modellazione alla decorazione a mano fino alla cottura. Ogni pezzo diventa un contenitore narrativo, unico e irripetibile. Dopo l’atelier, la visita prosegue nel frantoio di Andria, attivo tutto l’anno e in pieno fermento da ottobre a gennaio, quando la frangitura riempie l’aria di profumi vegetali intensi. Qui si scopre la storia dell’azienda, fondata cinque generazioni fa attorno a una maestosa pianta di coratina di 450 anni.

La filosofia è rimasta immutata: raccolta manuale, spremitura a freddo, tutela della biodiversità agricola. La degustazione guidata con otto oli permette di riconoscere le peculiarità della coratina, ricchissima di polifenoli, e di apprezzare differenze tra fruttati medi e intensi. Vengono proposti abbinamenti semplici ma rivelatori – pane croccante, ricotta fresca, verdure grigliate – per comprendere come l’olio esalti ogni ingrediente.
Eventi e corsi da segnare in agenda
Accanto a queste esperienze, il calendario italiano propone numerosi appuntamenti: il Festival dell’Olio di Fiesole (29–30 novembre), con masterclass, degustazioni e il Mercato della Terra; le sagre dell’olio nuovo in molte regioni da Nord a Sud; i corsi online di degustazione, utili per avvicinarsi alla tecnica dell’assaggio professionale.
Tra le novità più attese c’è l’Olio Primissimo 2025, novello umbro di Moraiolo, ricco di polifenoli e caratterizzato da un profilo aromatico intenso, ideale per celebrare la stagione della nuova frangitura. Questi eventi rappresentano l’occasione perfetta per chi vuole approfondire il mondo dell’olio, conoscere i produttori e scoprire come ogni territorio esprima sfumature differenti, trasformando l’assaggio in un viaggio sensoriale e culturale.




