Alimentazione

Come scegliere i succhi adatti ai bambini

Per i più piccoli vanno preferiti i prodotti senza zuccheri aggiunti e che riportano sull'etichetta la dicitura «100% frutta»

Si sa, i succhi di frutta piacciono tanto ai bambini. Ma come scegliere i più sani? Bottigliette e confezioni sugli scaffali dei supermercati non sono tutte uguali. «Secondo la legislazione italiana, la dicitura succo di frutta si può riferire soltanto alle bevande costituite dal 100% di frutta», spiega Roberto Bellù, direttore del reparto di neonatologia dell’ ospedale Manzoni di Lecco ed esperto in nutrizione pediatrica. «Vengono invece definiti nettari i prodotti in cui la quantità di succo e polpa non supera il 50%: la concentrazione minima è fissata dalla legge in base al tipo di frutta ed è prevista l’aggiunta di acqua, zucchero, acido citrico (succo di limone) come acidificante e acido ascorbico (vitamina C) come antiossidante. Se la concentrazione è pari o inferiore al 12%, si tratta di bevanda al gusto di frutta. È ammessa l’aggiunta di zucchero in ogni prodotto, ma la quantità dev’essere esplicitamente indicata sull’etichetta».

Fate provare ai bambini i mix con gli ortaggi
Dunque, il primo consiglio per mamme e papà appare ovvio. «Preferite i prodotti che riportano sull’etichetta «100% frutta», per legge non possono contenere coloranti, conservanti e aromi», dice Bellù. «Meglio scegliere quelli senza zuccheri aggiunti. Promossi anche i centrifugati e le spremute fatti in casa».
I gusti? «Perfetti quelli ricchi di vitamina C, come arancia o melagrana, che aiutano a rafforzare le difese immunitarie, e i mix di frutta e ortaggi (per esempio, arancia, carota e limone)», dice Bellù.
I succhi di frutta sono una buona soluzione quando i bimbi hanno la febbre e hanno bisogno di bere per evitare la disidratazione. Da evitare, però, in caso di diarrea perché possono aggravarla.

Gruppo San Donato

Da bere ogni tanto
Inoltre, mai considerare i succhi un sostituto della frutta fresca. «È vero che contengono vitamine e sali minerali, ma sono ricchi anche di zuccheri semplici, e senza l’aiuto della fibra a rallentarne l’assorbimento», spiega Bellù. «Risultato: provocano un senso di sazietà minore dei frutti da masticare e apportano più calorie. Per questo vanno bevuti ogni tanto, lontano dai pasti, come spuntino a metà mattina o a merenda».
Lucia Gabriela Benenati – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre 2010

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