Alimentazione

Bibite gassate? Non oltre due lattine alla settimana

Troppo zucchero, acido fosforico e caffeina: ecco perché le bevande zuccherate, come la cola o l'aranciata, non fanno bene e vanno limitate

In Finlandia, Francia e Norvegia le bevande gassate e zuccherine sono già tassate, Regno Unito e Irlanda ne stanno discutendo e anche in Italia si è parlato di un possibile balzello sulle bibite zuccherate. L’ipotesi, caldeggiata dal ministro della Salute Renato Balduzzi, è stata accantonata dal Governo, che non l’ha inserita nel decreto legge sulla Sanità, ma il messaggio agli italiani è arrivato. «Io sono già soddisfatto del dibattito che si è aperto sulla questione», ha commentato Balduzzi. «Queste bibite, se consumate in eccesso, possono avere effetti negativi sulla salute».

Ma ecco un dossier per saperne di più su aranciata, bevande alla cola, acqua tonica ed energy drink, con le risposte dei nutrizionisti ai quesiti che probabilmente anche tu ti sarai posto.

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Perché le bibite sono sotto accusa?
Principalmente perché sono ricchissime di zuccheri senza apportare alcun tipo di nutriente. «Mentre un cucchiaino da caffè contiene 5 grammi di zucchero, una lattina di cola arriva a 35, cioè sette volte tanto», spiega Mariangela Rondanelli (puoi chiederle un consulto), professore di scienze e tecniche dietetiche applicate all’Università di Pavia. «Così tanti zuccheri concentrati in una sola bevanda contribuiscono a una dieta squilibrata. Inoltre sono zuccheri semplici che, a differenza di quelli complessi, sono assorbiti molto rapidamente provocando un immediato picco di glicemia nel sangue, condizione che stressa l’organismo e può predisporre al diabete».

Fanno anche ingrassare?
«Sì», risponde Rosalba Mattei (puoi chiederle un consulto), professore associato di scienze dietetiche all’Università di Siena. «Consumare abitualmente bevande con aggiunta di zuccheri fa crescere di peso e predispone all’obesità». Lo ha dimostrato anche un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. I ricercatori danesi delle Università di Aarhus e di Copenhagen hanno studiato un gruppo di persone in sovrappeso che hanno assunto ogni giorno un litro di cola: dopo sei mesi era aumentato il grasso nell’addome, nei muscoli e nel fegato.

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Le bevande dolci possono causare altri problemi oltre a diabete e obesità?
Alcune ricerche hanno dimostrato che possono favorire patologie cardiocircolatorie. Ultimo, uno studio della Harvard School of Public Health pubblicato su Circulation: i ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 43mila maschi, monitorati per ben 22 anni. Quelli che avevano bevuto ogni giorno una bibita zuccherata sono andati incontro a un rischio di infarto superiore del 20% rispetto a chi non usava soft drinks. Nessun aumento, invece, per le bevande con dolcificanti artificiali.

Anche i bambini corrono rischi?
Sì. Anche i bambini che consumano molte bevande dolcificate hanno un maggiore rischio di malattie cardiovascolari più tardi nella vita. Lo ha indicato uno studio delle Università di Sydney, Melbourne e Newcastle, in Australia, e di Singapore, condotto su 2.353 bambini di 12 anni e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. La ricerca ha stabilito che i bambini che bevono una o più bevande dolci al giorno hanno arterie più sottili dietro gli occhi, un fattore associato a un maggior rischio di malattie cardiache e di pressione alta da adulti.

Meglio allora le bibite a zero calorie?
«Le bevande dietetiche, effettivamente, non contengono calorie», spiega Mattei, «ma hanno un sapore particolare che inganna il cervello e spinge a ricercare altri gusti dolci». Con l’effetto così di introdurre altre calorie. Aggiunge Rondanelli: «Le bibite dietetiche sono ricche di dolcificanti ancora oggi in fase di valutazione scientifica e di cui non si conoscono con precisione gli effetti sulla salute».

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Oltre agli zuccheri, quali altri ingredienti sono poco salutari?
L’acido fosforico, per esempio. «Per non avere problemi alle ossa», spiega Mattei, «il nostro organismo deve, a tutte le età, introdurre la stessa quantità di fosforo e di calcio. Le bevande alla cola, invece, contengono moltissimo acido fosforico, in quantità fino a 50 volte superiore a quella necessaria. E troppo fosforo rispetto al calcio può predisporre, specie nelle donne, all’osteoporosi da adulte».

E la caffeina?
«Anche la caffeina, contenuta nella cola e negli energy drink, non andrebbe assunta in eccesso», spiega Rondanelli, «perché crea dipendenza e perché alla lunga può creare problemi ai denti. Tanto più che se ne assume già abbastanza bevendo il caffè».

Quali sono le quantità da non superare?
«Le bibite zuccherate non devono essere messe al bando completamente, per carità», dice Valeria Del Balzo (puoi chiederle un consulto), nutrizionista dell’unità di scienza dell’alimentazione alla Sapienza di Roma. «Come hanno dimostrato molti studi, fa davvero male la grande quantità. Quindi, è da abolire l’abitudine di pasteggiare con le bevande gassate anziché con l’acqua». In generale, è meglio non superare le due o tre lattine alla settimana. «E ricordarsi di condurre uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata e regolare attività fisica», continua Del Balzo.

E per i bambini?
«Non è il caso di vietare del tutto le bibite, spesso presenti alle feste di compleanno», conclude Del Balzo. «Certo, è giusto non abituare i propri figli fin da piccoli a gusti troppo dolci, altrimenti saranno spinti a cercare e ad apprezzare sempre di più sapori simili». Meglio scegliere i prodotti senza caffeina. Da evitare per i più piccoli, invece, gli energy drink e le bibite light (l’uso degli edulcoranti è sconsigliato fino a tre anni e da consentire con cautela anche dopo).
Isabella Fantigrossi – OK Salute e benessere

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