
Negli ultimi anni, il tema della salvaguardia delle api ha guadagnato sempre più attenzione, non solo da parte degli ambientalisti, ma anche delle istituzioni sanitarie. A sottolinearne l’importanza è stato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha definito la tutela delle api una “priorità sanitaria, economica e sociale”. Ma cosa c’entrano le api con la salute umana? Molto più di quanto si pensi.
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Le api: sentinelle della salute ambientale
Le api non sono solo produttrici di miele. Sono impollinatori fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi e per la sicurezza alimentare. Circa il 75% delle colture alimentari mondiali dipende, almeno in parte, dall’impollinazione animale, e le api svolgono un ruolo centrale in questo processo. Senza di loro, la varietà e la disponibilità di frutta, verdura, legumi e semi diminuirebbero drasticamente.
Ma c’è di più. Le api sono considerate veri e propri “indicatori biologici” della qualità ambientale. La loro presenza, il loro comportamento e la loro sopravvivenza riflettono lo stato di salute dell’ambiente in cui vivono. Un calo delle popolazioni di api può segnalare l’eccessiva presenza di pesticidi, l’inquinamento dell’aria o dell’acqua, e la perdita di biodiversità. In questo senso, proteggere le api significa anche monitorare e migliorare la qualità dell’ambiente che ci circonda.
Perché le api sono importanti per la salute umana: un legame diretto
L’approccio One Health, promosso dal Ministero della Salute, riconosce l’interconnessione tra salute umana, salute animale e salute dell’ambiente. Le api si trovano esattamente al centro di questo triangolo. Un ambiente sano, ricco di biodiversità e privo di contaminanti, favorisce la salute delle api. E la salute delle api, a sua volta, garantisce la produzione di alimenti sani, la riduzione dell’uso di sostanze chimiche e la protezione degli ecosistemi.
Inoltre, i prodotti dell’alveare – come miele, propoli, polline e pappa reale – sono noti per le loro proprietà benefiche. Ricchi di antiossidanti, vitamine e sostanze antibatteriche naturali, sono utilizzati da secoli nella medicina tradizionale e oggi trovano applicazione anche nella nutraceutica e nella cosmesi.
Le minacce alle api e le conseguenze per l’uomo
Negli ultimi decenni, le api sono state messe a dura prova da diversi fattori: l’uso intensivo di pesticidi, la perdita di habitat naturali, i cambiamenti climatici e l’inquinamento. Queste minacce hanno causato un preoccupante declino delle popolazioni di api in tutto il mondo.
La scomparsa delle api non è solo un problema ecologico, ma anche sanitario ed economico. Meno api significa meno impollinazione, meno raccolti, meno varietà alimentare e maggiore dipendenza da fertilizzanti e pesticidi. Tutto questo si traduce in un impatto diretto sulla salute umana, sia in termini di nutrizione che di esposizione a sostanze chimiche.
Cosa possiamo fare per proteggere le api
La tutela delle api richiede un impegno collettivo. Le istituzioni devono promuovere politiche agricole sostenibili, ridurre l’uso di pesticidi nocivi e incentivare la biodiversità. I cittadini, dal canto loro, possono contribuire scegliendo prodotti biologici, piantando fiori melliferi nei giardini e sostenendo gli apicoltori locali.
Il Ministero della Salute ha già avviato iniziative concrete in questa direzione, istituendo un dipartimento dedicato al modello One Health – unico in Europa – e promuovendo il dialogo tra sanità pubblica, agricoltura e ambiente. L’obiettivo è chiaro: valorizzare il ruolo delle api e dell’apicoltura come pilastri di un sistema sano, sostenibile e resiliente.