Salute

Focolaio di Chikungunya a Verona: quanto dobbiamo preoccuparci?

Quali sono i sintomi? Come si trasmette? Ci sono farmaci specifici? Tutte le risposte dell'Istituto Superiore di Sanità

Riconoscere i sintomi di Chikungunya è fondamentale per arrivare velocemente alla diagnosi. Negli ultimi giorni la provincia di Verona è al centro dell’attenzione per alcuni casi di Chikungunya, una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette, in particolare quelle del genere Aedes, meglio conosciute come zanzare tigri. Si tratta di un tema che preoccupa cittadini e autorità sanitarie, soprattutto in un territorio dove la presenza di questi insetti è ormai consolidata da anni.

Che cos’è la Chikungunya

La chikungunya è una malattia di origine virale, descritta per la prima volta in Tanzania nel 1952, anche se epidemie simili erano state segnalate già nel 1700 in Indonesia. Il suo nome deriva dalla lingua swahili e significa “ciò che curva” o “contorce”, un chiaro riferimento ai forti dolori articolari che caratterizzano l’infezione, tanto è vero che viene chiamata anche febbre spacca ossa.

Oggi la malattia è stata identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e Americhe. In Italia non è nuova: nel 2007 e nel 2017 si sono verificati focolai di trasmissione locale, sempre sostenuti dalla diffusione della zanzara tigre.

Quali sono i principali sintomi di Chikungunya?

Dopo un periodo di incubazione che varia da 3 a 12 giorni, i sintomi compaiono in modo improvviso. I più frequenti sono:

  • febbre alta,
  • dolori articolari intensi (che possono limitare i movimenti),
  • dolori muscolari,
  • mal di testa,
  • stanchezza importante,
  • eruzioni cutanee.

In genere i sintomi durano pochi giorni, ma in alcuni casi il dolore articolare può persistere per mesi o addirittura anni. Raramente la chikungunya porta a complicazioni gravi, ma negli anziani e nei soggetti fragili può aggravare il quadro clinico generale.

Come si trasmette?

Il virus chikungunya si trasmette esclusivamente attraverso la puntura di zanzare femmine infette del genere Aedes (soprattutto Aedes aegypti e Aedes albopictus). Non si trasmette quindi da persona a persona.

Questo spiega perché il controllo delle zanzare sia fondamentale per prevenire la diffusione del virus, soprattutto nei mesi estivi, quando le condizioni ambientali favoriscono la riproduzione dell’insetto.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi viene confermata con esami specifici del sangue, come previsto dal Piano Nazionale delle Arbovirosi (PNA). Non esistono antivirali contro la chikungunya, e al momento in Europa non è disponibile alcun vaccino (anche se uno è stato recentemente approvato negli Stati Uniti).

Il trattamento è quindi sintomatico e si concentra sull’alleviare febbre e dolori articolari.

Prevenzione: cosa possono fare i cittadini?

La prevenzione rimane l’arma più efficace contro la chikungunya. Oltre alle campagne di disinfestazione, è importante che ciascuno adotti semplici comportamenti quotidiani:

  • Eliminare i ristagni d’acqua da sottovasi, bidoni e altri contenitori all’aperto.
  • Utilizzare zanzariere e, se possibile, condizionatori.
  • Indossare abiti chiari e coprenti, soprattutto al mattino e al tramonto.
  • Applicare repellenti cutanei, con particolare attenzione a bambini e donne in gravidanza.

La situazione a Verona

In provincia di Verona i casi segnalati hanno messo in allerta le autorità sanitarie, che hanno attivato protocolli di monitoraggio e disinfestazione nelle aree interessate. L’obiettivo è contenere rapidamente la diffusione del virus e rassicurare la popolazione.

La presenza ormai stabile della zanzara tigre in Veneto rende tuttavia indispensabile un approccio sistematico: non basta la disinfestazione straordinaria, serve la collaborazione attiva dei cittadini per ridurre i luoghi di riproduzione dell’insetto.

Sintomi di Chikungunya: la vera sfida è il controllo delle zanzare

L’emergenza chikungunya in provincia di Verona non va sottovalutata, ma neppure drammatizzata. La malattia, sebbene fastidiosa e debilitante, raramente porta a conseguenze gravi. La vera sfida è il controllo delle zanzare, perché solo limitandone la diffusione si può ridurre il rischio di nuovi contagi.

Adottare semplici misure preventive in casa e all’aperto è il modo migliore per proteggere se stessi, la propria famiglia e la comunità.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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