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Tumore al fegato: si può prevenire in 3 casi su 5

La chiave è affrontare le cause principali della malattia: epatite B e C, abuso di alcol e malattie epatiche legate a fattori metabolici come obesità e diabete

Ogni anno il tumore al fegato provoca quasi 10.000 decessi in Italia, secondo i dati della Fondazione Veronesi. Eppure, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, 3 casi su 5 potrebbero essere evitati.

Il tumore al fegato è in aumento: i numeri preoccupanti

Con 12.200 nuovi casi all’anno in Italia, 2 volte più frequenti tra gli uomini che tra le donne, il carcinoma epatico è oggi il sesto tumore più comune al mondo e rappresenta la terza causa di morte per cancro. Secondo i ricercatori, i numeri stanno continuando ad aumentare. Si stima che circa un terzo di queste nuove diagnosi è legato all’alcol e ai disturbi metabolici.

Le cause principali: epatiti, alcol e disturbi metabolici

Grazie a programmi di vaccinazione e screening, negli ultimi anni si è ridotta la diffusione delle epatiti virali. Tuttavia, l’impatto dell’alcol e delle patologie legate al metabolismo è ancora sottovalutato.

Una delle più diffuse è la steatosi epatica metabolica (MASLD), precedentemente nota come fegato grasso non alcolico (NAFLD). Si stima che ne soffra circa il 40% della popolazione adulta mondiale. Quando evolve in steatoepatite metabolica (MASH), può portare in modo silenzioso alla cirrosi e al tumore epatico, senza sintomi evidenti.

La maggior parte dei tumori al fegato si sviluppa in persone con cirrosi, una cicatrizzazione avanzata e irreversibile del fegato, spesso causata da infiammazioni croniche dovute a virus, alcol o accumulo di grasso.

Il “collegamento diretto” tra infiammazione e cancro

Secondo gli esperti, l’accumulo di grasso nel fegato e l’infiammazione cronica rappresentano una vera e propria “autostrada verso il cancro epatico”. Ci sono diverse rampe d’accesso a questa autostrada, ma il risultato è sempre lo stesso: danni al DNA e rischio oncologico.

Ecco perché è fondamentale individuare e trattare precocemente le patologie del fegato, anche in soggetti che non presentano sintomi evidenti.

Fegato grasso: una malattia reversibile, ma spesso trascurata

Il problema è che molti pazienti a rischio non vengono sottoposti a controlli. Le attuali linee guida prevedono lo screening per il tumore al fegato solo in presenza di cirrosi o epatite virale pregressa. Tuttavia, chi soffre di MASLD o MASH può già avere cicatrici epatiche non diagnosticate.

Per questo, secondo la dottoressa Mary Rinella, epatologa all’Università di Chicago, serve maggiore attenzione nella medicina di base. Uno strumento utile è il Fib-4, un indicatore basato su analisi del sangue di routine che permette di stimare il grado di fibrosi epatica. Va utilizzato soprattutto nei pazienti con diabete di tipo 2, obesità e altri fattori di rischio metabolico come il colesterolo alto.

La buona notizia è che la MASLD è reversibile con uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e controllo del peso possono fare la differenza. Anche alcuni farmaci per la perdita di peso si sono dimostrati efficaci nel ridurre la fibrosi epatica.

Il ruolo dell’alcol: un’emergenza crescente

Accanto ai disturbi metabolici, anche le malattie epatiche legate all’alcol sono in aumento. Uno studio guidato dal dottor Lee ha mostrato che, tra il 1999 e il 2020, il rischio di malattia epatica nei forti bevitori è più che raddoppiato, nonostante il consumo di alcol sia rimasto simile.

La ragione? Oggi tra i forti bevitori ci sono più donne e più persone con sindrome metabolica. Le donne sono fisiologicamente più vulnerabili agli effetti dell’alcol sul fegato, e la sindrome metabolica, che include ipertensione, diabete e colesterolo alto, amplifica il danno epatico.

Chi beve molto ed è anche obeso o diabetico corre un rischio particolarmente elevato di sviluppare cirrosi e tumore al fegato. Il consumo di alcol è in aumento. L’obesità e il diabete pure.

Come prevenire il tumore al fegato

Secondo gli esperti sono queste le mosse da fare per la prevenzione del tumore al fegato

  • Vaccinazione e trattamento precoce per le epatiti.
  • Riduzione del consumo di alcol, soprattutto nei soggetti con fattori di rischio metabolici
  • Stile di vita sano per prevenire e invertire MASLD e MASH
  • Screening mirato, anche nella medicina generale, per intercettare i casi silenti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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