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Menopausa e cuore: all’IRCCS Policlinico San Donato un percorso personalizzato per le donne

All’IRCCS Policlinico San Donato, ogni donna può trovare un percorso su misura per proteggere la salute del cuore durante la menopausa, un momento chiave in cui il rischio cardiovascolare cresce e il corpo cambia profondamente. È in questa transizione che il rischio cardiovascolare femminile cresce in modo significativo, arrivando in alcuni casi a superare quello degli uomini. Eppure, questo legame è ancora oggi sottovalutato.

Grazie alla medicina di genere, la scienza ha iniziato a fare luce sulle differenze tra uomini e donne: i sintomi di un infarto possono essere diversi, così come il profilo di rischio e la risposta alle terapie. Per questo, è fondamentale riconoscere la menopausa non solo come un cambiamento ormonale, ma come un passaggio che interessa tutto l’organismo, cuore compreso.

Cosa succede al cuore in menopausa

Dott.ssa S.Castelvecchio

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Serenella Castelvecchio, cardiologa e responsabile del Programma di Medicina di Genere dell’IRCCS Policlinico San Donato, da anni impegnata nello studio delle patologie cardiovascolari nelle diverse fasi della vita della donna. «Durante la menopausa – spiega la dottoressa – il rischio cardiovascolare aumenta, soprattutto se la menopausa è precoce. Prima, gli ormoni femminili offrono una protezione naturale; dopo, questa scompare e aumentano i rischi di ipertensione, ictus e malattia coronarica».

Gli ormoni: alleati del cuore

Gli estrogeni, in particolare, svolgono un ruolo protettivo sul cuore: favoriscono la vasodilatazione, contrastano l’infiammazione, migliorano il profilo lipidico e la sensibilità all’insulina. Quando questi ormoni si riducono drasticamente, il corpo va incontro a una serie di cambiamenti: i vasi diventano più rigidi, aumentano la pressione arteriosa e il colesterolo LDL, si accumula grasso viscerale e si può sviluppare insulino-resistenza. Anche il progesterone ha un ruolo importante: la sua carenza può influenzare la pressione, la frequenza cardiaca e causare ritenzione idrica.

I segnali da non ignorare: come proteggere il cuore

Tachicardia, extrasistoli, pressione alta, colesterolo elevato, affaticamento, fame d’aria e perfino le classiche vampate notturne possono essere spie di un rischio cardiovascolare. Serve innanzitutto una valutazione completa del profilo cardiovascolare e metabolico, seguita da esami specifici come l’EcocardioColor-Doppler e l’EcoDoppler delle carotidi, oltre al monitoraggio dei fattori di rischio come pressione, colesterolo, glicemia, peso e stile di vita.

Lo stile di vita è il primo farmaco. Dieta bilanciata, attività fisica regolare, sonno adeguato, niente fumo e controllo del peso sono le strategie fondamentali da adottare per vivere bene questa nuova fase. Bastano anche 150 minuti alla settimana di camminata veloce per proteggere cuore e mente.

Prevenzione su misura per ogni donna

Monitorare regolarmente la salute cardiovascolare è essenziale, anche per chi non ha mai avuto problemi al cuore. E farlo in un centro specializzato fa la differenza. All’IRCCS Policlinico San Donato, grazie a un team multidisciplinare e all’integrazione tra medicina di genere, diagnostica avanzata e programmi di prevenzione, è possibile costruire un percorso personalizzato per ogni donna. Il Programma di Medicina di Genere, coordinato dalla dottoressa Castelvecchio, si occupa proprio di questo: leggere i segnali del corpo femminile con uno sguardo mirato, aggiornato e consapevole.

Il Policlinico San Donato è un centro di riferimento nazionale per la prevenzione e cura delle patologie cardiovascolari e offre alle donne un approccio completo, dalla diagnosi alla presa in carico, con tecnologie d’avanguardia, attenzione alla persona e percorsi dedicati in ogni fase della vita.

Quando rivolgersi allo specialista

L’ideale è farlo già prima della menopausa, per affrontare il cambiamento in salute e prevenire problemi futuri. Ma anche dopo, ogni momento è buono per ascoltarsi e fare prevenzione.

«Ricordiamo l’importanza della prevenzione cardiovascolare femminile. È essenziale adottare un approccio che tenga conto della storia riproduttiva delle donne, lungo tutto il loro percorso per monitorare eventi come la sindrome dell’ovaio policistico, l’endometriosi, l’amenorrea ipotalamica, i disturbi ipertensivi della gravidanza, il diabete gestazionale, il parto prematuro, la poliabortività, il peso alla nascita del feto (basso o alto), i contraccettivi orali e la terapia ormonale sostitutiva, tutti fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio cardiovascolare nella donna. Non soffermiamoci solamente sulla menopausa», afferma la dottoressa.

La menopausa non deve segnare una battuta d’arresto, ma può diventare un’occasione per riscoprirsi e volersi bene. Il cuore, in fondo, è il centro della nostra energia: imparare a prendersene cura è il primo passo per vivere appieno ogni stagione della vita.

Per prenotare una visita consulta il sito www.grupposandonato.it o contatta direttamente la struttura.

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