Alimentazione

Tarassaco: proprietà, usi e benefici

Questa pianta erbacea, apprezzata per la sua funzione diuretica e digestiva, ha effetti positivi sul benessere intestinale

Cresce spontaneamente nei prati, ai margini delle strade e nelle campagne: il tarassaco è una pianta diffusa in tutta Italia. Spesso, essendo capace di resistere a condizioni sfavorevoli e di proliferare rapidamente, rendendo difficile la gestione dei giardini, viene considerato un’erbaccia, ma apporta numerosi benefici per la salute ed è molto versatile in cucina.

Tarassaco: cos’è?

Conosciuto anche con diversi nomi popolari, come dente di leone o cicoria selvatica, il tarassaco, Taraxacum officinale, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la stessa di girasole, camomilla e carciofo. È facilmente riconoscibile per i suoi fiori gialli e per la caratteristica sfera soffice e bianca che si forma dopo la fioritura (nota come soffione), composta da numerosi semi piumosi.

Il tarassaco ha la capacità di adattarsi a vari tipi di terreno e di diffondersi rapidamente attraverso i semi trasportati dal vento, tanto da essere considerato una pianta infestante, difficile da controllare una volta insediata. Tuttavia, è ricco di proprietà che lo rendono un valido alleato per il benessere dell’organismo, apprezzato sia in ambito culinario che fitoterapico.

Proprietà del tarassaco e benefici

Il tarassaco è una fonte di vitamina A, E, C, K, e di minerali come potassio, ferro e calcio. Inoltre, contiene flavonoidi, che contribuiscono a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, e la sua radice è ricca di inulina, una fibra solubile con effetti prebiotici che fa bene all’intestino e al sistema immunitario.

Numerosi sono i benefici attribuiti al tarassaco, tra cui:

  • Stimolazione della diuresi, con eliminazione dei liquidi in eccesso.
  • Supporto alla digestione, grazie all’azione sulla bile e sul fegato.
  • Azione antiossidante, utile nel contrastare i danni causati dai radicali liberi.

Il consumo di tarassaco è generalmente considerato sicuro, ma in alcuni casi può essere sconsigliato, ad esempio in caso di gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo o insufficienza renale. In presenza di patologie, durante l’assunzione di farmaci, in gravidanza o in allattamento, è sempre consigliabile consultare il proprio medico di fiducia.

Tarassaco: usi in cucina

Tutte le parti del tarassaco sono commestibili e si prestano a molteplici utilizzi.

  • Le foglie giovani, dal sapore leggermente amaro, sono ottime in insalata, saltate in padella, lessate e si possono usare anche per preparare zuppe e frittate.
  • I fiori, oltre a decorare i piatti, possono essere utilizzati per realizzare sciroppi dal gusto delicato, oppure per preparare il cosiddetto miele di tarassaco.
  • Le radici, una volta tostate, vengono da tempo utilizzate per preparare una bevanda simile al caffè, ma naturalmente priva di caffeina.
  • La pianta è anche impiegata per la preparazione di infusi e decotti, noti per le loro proprietà depurative e digestive.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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