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Effetto Van Gogh: i geni della creatività predispongono alla malattia mentale

Lo studio britannico: le persone più creative hanno maggiore rischio di soffrire di schizofrenia e disturbo bipolare

Così creativi e geniali da sfondare le barriere dell’equilibrio mentale. Quello che si potrebbe definire ‘effetto Van Gogh’, che correla la personalità dell’artista a tratti tipici dei disturbi psichiatrici come il disturbo bipolare e la schizofrenia, non è solo uno stereotipo ma trova una conferma nella scienza: lo assicurano i ricercatori dell’Istituto di psichiatria, psicologia e neuroscienze del King’s College di Londra secondo i quali i geni della creatività guiderebbero anche la predisposizione a soffrire di psicosi.

Sebbene creatività e istinto artistico siano difficilmente razionalizzabili dai parametri scientifici, da tempo si ritiene che siano indotti da peculiari meccanismi neurologici e che chi possiede queste caratteristiche sia in grado di pensare in modo differente dalle persone meno estro. Molti studi hanno sottolineato le similitudini nella personalità di individui considerati molto creativi e pazienti psichiatrici, soprattutto chi soffre di schizofrenia, psicosi e disturbi bipolari. Queste analogie, inoltre, sono state spiegate dall’espressione di alcuni geni che sarebbero promotori sia della manifestazione di una genialità artistica che di una maggiore instabilità emotiva.

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«Per molte malattie psichiatriche si conosce poco dei meccanismi biologici sottostanti. Un’ipotesi che ha guadagnato credibilità è che questi disturbi riflettano gli estremi di uno spettro comportamentale ritenuto normale, più che essere caratteristici di una specifica malattia», ha spiegato lo psichiatra britannico Robert Power, primo autore dello studio pubblicato su Nature Neuroscience. Nella ricerca è stato calcolato il rischio genetico di oltre 86 mila islandesi a soffrire di disturbi psichiatrici: i risultati hanno confermato che questo è maggiore negli individui con spiccata creatività. «I nostri dati suggeriscono che i creativi possono avere una predisposizione a pensare in modo diverso guidata dalla genetica e che quando combinata ad altri fattori biologici o ambientali negativi può sfociare in malattia mentale».

 

 

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