Salute

Le macchie bianche sulla pelle se ne vanno in otto giorni

L'effetto a pois dovuto alla pityriasis versicolor, detta fungo di mare, si cura con una terapia veloce

Capita, a fine estate, di trovarsi con la pelle a pois: le macchie bianche della pityriasis versicolor fanno capolino sul corpo. E subito si pensa di essere stati contagiati in vacanza. Vero è che questa malattia della pelle è detta anche fungo di mare. Ma spiaggia e onde non c’entrano poco. Il nome deriva dal fatto che la tintarella mette in evidenza le macchie bianche. Versicolor, d’altra parte, significa «che cambia colore» in base alla stagione: i pois sono chiari d’estate, perché il fungo contiene un acido che blocca la formazione della melanina, responsabile dell’abbronzatura, e più scuri d’ inverno, rosei o marroncini, spesso molto pruriginosi.

Il fungo che va a provocare la pityriasis, Malassezia furfur, è molto diffuso nell’ambiente e spesso vive già nell’epidermide dell’uomo. Diventa ospite sgradito solo quando prolifera. Predilige in particolare gli ambienti caldo umidi e in alcuni casi ci si può contagiare con uso promiscuo di asciugamani e accappatoi.
Alcuni sono più predisposti. Sono soprattutto quelli che hanno la pelle grassa, quindi gli adolescenti e gli adulti fino ai 40 anni (mentre poi, man mano che la pelle diventa meno grassa, si presenta con minor frequenza).

Gruppo San Donato

Le piccole macchie, in genere da mezzo a un centimetro di diametro, tendono a desquamarsi e a concentrarsi nella parte superiore del torace, fino alle ascelle e alla nuca. Possono spingersi anche giù all’inguine, mentre è raro che colpiscano le gambe.
E veniamo alla cura, rapidissima. «Prescrivo per due settimane una capsula di fluconazolo da 100 mg, un antimicotico» spiega Biagio De Vincentis, responsabile del servizio di dermatologia clinica e allergologica delle cliniche Pierangeli-Spatocco di Pescara e Chieti, responsabile ISPLAD Abruzzo e Molise. «Al termine, una volta al mese (per tre-quatto mesi) si possono prendere insieme due capsule (200 milligrammi). Questo perché il fungo s’impianta nella parte più superficiale della pelle, che impiega circa 30 giorni a rinnovarsi: la somministrazione dell’antimicotico, che si concentra nello strato corneo, lo sconfigge durante questo ciclo».

Come coadiuvante si può usare una crema a base di bifonazolo o econazolo, alla sera. Alla mattina va bene una doccia con un detergente medicato contente sostanze riacidificanti e antimicotiche. Tintarella? No problem, anzi. Il sole aiuta a fa sparire i pois (in un mese circa).

Diletta Grella – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 6 settembre 2015

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