Salute

Crioterapia: il freddo che cura gli infortuni sportivi

L'esposizione a bassissime temperature rilassa i muscoli, riduce i tempi di recupero e diminuisce il dolore

La crioterapia è una forma di riabilitazione molto usata da chi pratica sport a livello professionistico, come il calciatore del Real Madrid Cristiano Ronaldo. Il nome deriva dal greco kryos, che significa freddo. Nella crioterapia, infatti, si sfrutta il potere delle temperature basse, che possono arrivare anche a 170 gradi sotto zero, per rilassare i muscoli, ridurre i tempi di recupero dagli infortuni, diminuire il dolore. «Si tratta di una terapia efficace, che garantisce effetti analgesici e antinfiammatori, sia dopo un allenamento che dopo un infortunio», spiega Cristiano Fusi, responsabile della riabilitazione specialistica agli Istituti clinici Zucchi di Monza e medico sociale del Milan.
Molto in voga tra i calciatori professionisti, la crioterapia è utile anche a chi pratica sport a livello amatoriale. Il freddo può essere applicato in vari modi e con diversi strumenti: per questo l’ideale è rivolgersi a un centro specializzato in medicina dello sport e in riabilitazione, dove gli esperti potranno consigliarti il trattamento più adatto, assicurandoti anche la corretta applicazione. Ecco i diversi tipi di crioterapia.

CRIOSAUNA
È una sorta di cella frigorifera. All’interno della cabina viene vaporizzato azoto liquido, un gas che evapora raggiungendo temperature comprese tra i 120 e i 170 gradi sotto zero creando un ambiente secco e asciutto. Il trattamento deve essere molto breve, al massimo tre minuti. L’azione benefica è generale e riguarda tutto il corpo. Un ciclo di trattamento prevede in media 10 sedute: ciascuna costa 15-20 euro.

Gruppo San Donato

CRIOTERAPIA CON ARIA
Un’attrezzatura produce un getto d’aria a una temperatura variabile tra 0 e -30 gradi; l’operatore lo direziona verso la parte da trattare, mantenendolo in posizione per 10 minuti. «Si tratta di un metodo semplice che assicura benefici soprattutto nel caso di patologie infiammatorie, contratture muscolari, rigidità post-traumatiche», spiega Fusi. Il numero di sedute necessarie è variabile, anche se un ciclo standard di terapia ne comprende 10. Ciascuna ha un costo di 10-15 euro.

CRIOTERAPIA A IMMERSIONE
In apposite vasche riempite di acqua e ghiaccio (circa 5-10 gradi) si immerge tutto il corpo oppure solo una parte (per esempio, una gamba o un braccio). Questa pratica, molto diffusa soprattutto in alcuni sport come rugby, football, calcio, riduce l’indolenzimento muscolare, favorisce un veloce recupero, diminuisce dolori articolari e muscolari. Di solito, occorre immergersi nel bagno per un minuto e poi stare due minuti fuori dall’acqua, ripetendo la sequenza da tre a sei volte. Solo nel caso di allenamenti molto intensi è consigliato un bagno freddo di 15 minuti. Le sedute possono essere svolte dopo ciascun allenamento e costano 20-25 euro l’una.

CRIOULTRASUONI
Questa terapia associa i benefici della crioterapia con quelli degli ultrasuoni. Si pratica utilizzando un moderno strumento, che ha la testa dell’ultrasuono raffreddata (a una temperatura compresa tra -5 e 0 gradi). Le applicazioni, che durano 10-15 minuti, hanno un effetto benefico contro infiammazione, gonfiore, dolore, contratture. Sono necessarie più sedute, circa 10-12. Ciascuna costa 20-25 euro.

Avvertenze. Tutti questi trattamenti sono controindicati in caso di particolare sensibilità al freddo, ferite, vesciche, disturbi alla circolazione, fenomeno di Raynaud.

LA CRIOTERAPIA FAI DA TE
Per beneficiare dei vantaggi del freddo non è sempre necessario rivolgersi a centri specializzati. Nei casi più semplici, come per esempio un piccolo ematoma o un lieve dolore, basta andare in farmacia. Qui potrai trovare prodotti efficaci e semplici da usare.
Buste del ghiaccio. La busta di plastica si trasforma, grazie a una lieve pressione che scatena una reazione chimica, in una borsa del ghiaccio, che mantiene la temperatura di 0 gradi fino a 30 minuti. Nell’applicarla sulla parte dolente, attenzione alle ustioni da freddo: non superare i 20 minuti, ripetendo al bisogno.
Bombolette spray. Si tratta di bombolette sotto pressione, che contengono quasi sempre fluorometano, una sostanza chimica non infiammabile e non tossica. Quando lo spruzzi sulla zona che ti fa male, mantieni l’erogatore a 30-40 centimetri dalla pelle.
Impacchi freddi (cold pack). Sacchetti in plastica riempiti di gelatina che, posti nel freezer, si raffreddano in circa 60 minuti raggiungendo una temperatura di 0 gradi; possono essere utilizzati più volte, a patto che l’involucro sia intatto.
Refrigeranti chimici. Sacchetti monouso formati da due sostanze (acqua e nitrato di ammonio) che, se miscelate, determinano un rapido abbassamento della temperatura. Durante l’applicazione, fai attenzione a non rompere la busta perché il contatto delle sostanze con la pelle può provocare ustioni.
Paola Arosio – OK Salute e benessere

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