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Tumore al seno e alla prostata: boom di diagnosi per colpa dello smog

Vivere a lungo in zone inquinate aumenta il rischio di sviluppare anche forme particolarmente aggressive. Il ruolo delle polvere sottili

Il legame tra smog e cancro è al centro di una enorme quantità di studi scientifici. Finora l’attenzione degli esperti si era concentrata sul legame con il tumore ai polmoni. Le evidenze scientifiche spiegano che stanno aumentando le diagnosi nelle persone che mai hanno fumato.

Legame tra smog e cancro: aumenti significativi per il tumore al seno e alla prostata

Ora però una meta analisi che ha analizzato 27 studi sulla correlazione tra smog e rischio tumore ha affermato che vivere a lungo in zone inquinate fa aumentare il rischio di tumore al seno del 45% e quello della prostata in una forbice compresa tra il 20 e il 28 per cento. Insomma, l’inquinamento è come le sigarette per quanto riguarda il rischio di sviluppare un tumore al seno o alla prostata.

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I 27 studi provengono da un database con migliaia di pubblicazioni che investigano il ruolo dell’inquinamento nelle malattie. Sono inclusi milioni di pazienti che sono stati seguiti per decine di anni. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Anticancer Research.

Il particolato è il principale responsabile del legame tra smog e cancro al seno e alla prostata

La preoccupazione degli esperti ancora una volta è per il particolato, le molecole di smog più sottili di un capello umano che riescono a raggiungere il flusso sanguigno con facilità attraverso la respirazione.

I famigerati PM 2,5 quando entrano nel corpo umano:

  • provocano danni silenziosi al DNA che possono portare con facilità allo sviluppo di un tumore.
  • Possono causare infiammazione e stress ossidativo.
  • Inoltre colpiscono le ghiandole che rilasciano ormoni. Secondo gli esperti questo potrebbe essere il motivo per cui aumentano in modo così significativo il rischio di sviluppare tumori al seno e alla prostata.

Polveri sottili aumentano anche le probabilità di morire di cancro

Ma c’è di più. Secondo la ricerca lo smog fa crescere la possibilità di morire di cancro al seno addirittura dell’80% e per qualsiasi tipo di tumore del 22%, rispetto a chi vive in zone non inquinate. Secondo gli esperti siamo ai livelli di altri fattori di rischio noti come, fumare, essere obesi o bere troppo alcolici.

L’esposizione a lungo termine al particolato rende la malattia più aggressiva. Uno studio pubblicato sulla rivista Medicine nel 2019 aveva dimostrato che per ogni aumento di 10 microgrammi per metro cubo di PM 2,5, il rischio di morire di cancro al seno cresce del 17 per cento.

Uno studio pubblicato invece sulla rivista Environmental Epidemiology che ha analizzato dati di 2.200.000 uomini, ha scoperto che gli uomini con una diagnosi di cancro alla prostata hanno di solito vissuto in aree inquinate nei 10 anni prima dell’esordio dei sintomi.

Legame tra smog e cancro: cosa fare se si vive in zone inquinate?

I consigli degli esperti sono quelli di:

  • evitare le zone della propria città dove c’è molto traffico.
  • Contro le polveri sottili anche le mascherine FFP2 che abbiamo imparato a usare con Covid non possono molto.
  • Importante invece seguire il meglio possibile la dieta mediterranea per fare il pieno di antiossidanti e combattere i radicali liberi scatenati dall’esposizione all’inquinamento. Mangiare pesce, soprattutto quello che contiene Omega 3, frutta come la melagrana, fragole e i mirtilli e verdure come cavoli, pomodori e broccoli. Molto utile bere due tazze di tè verde tutti i giorni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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