
Arriva la nuova variante di Covid, che in termini tecnici si chiama LP.8.1. È stata rilevata per la prima volta nel luglio 2023, e da febbraio 2024 è stata segnalata in oltre 20 Paesi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), LP.8.1 è una “variante sotto monitoraggio”, ma non è ancora classificata come “variante di interesse” o “di preoccupazione”. Tuttavia, gli scienziati mettono in guardia: le sue mutazioni potrebbero renderla più contagiosa e più capace di eludere la risposta immunitaria.
Uno studio pubblicato su Lancet Infectious Diseases ha evidenziato che LP.8.1 ha:
- una minore infettività rispetto a JN.1,
- ma una maggiore evasione immunitaria, cioè la capacità di sfuggire agli anticorpi.
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Perché LP.8.1 è più pericolosa: immunoevasività e mutazioni
Un’analisi del laboratorio di Yunlong Cao, della Peking University, ha dimostrato che LP.8.1 è attualmente una delle varianti da monitorare con maggiore attenzione. Negli Stati Uniti, è passata dal 10% al 42% dei casi in soli tre mesi.
Secondo gli esperti:
“LP.8.1 mostra un’evasione immunitaria simile alla variante XEC, ma ha una maggiore efficienza di legame con il recettore ACE2, la porta di accesso del virus alle cellule umane.”
Questa combinazione la rende più aggressiva e in grado di diffondersi rapidamente.
Mutazioni chiave e lignaggi emergenti: non solo LP.8.1
Nel panorama delle varianti in evoluzione, LP.8.1 non è l’unica a destare preoccupazione. Anche altri sottolignaggi della famiglia JN.1, come LF.7.2.1, MC.10.1 e NP.1, mostrano elevate capacità di elusione immunitaria.
Tuttavia, gli studiosi precisano:
- LF.7.2.1 è molto immunoevasiva, ma ha bassa affinità per ACE2.
- MC.10.1 e NP.1 sfuggono agli anticorpi, ma non si legano bene al recettore.
Al contrario, LP.8.1 combina alta evasione immunitaria e buona efficienza di legame, un fattore che spiega la sua crescita rapida.
Sintomi della variante LP.8.1: cosa aspettarsi
I sintomi di LP.8.1 non sembrano discostarsi molto da quelli delle varianti precedenti di Covid-19. Tra i più comuni troviamo:
- Febbre alta (≥ 38°C)
- Tosse secca
- Stanchezza e affaticamento
- Perdita o alterazione di gusto e olfatto
- Congestione nasale
- Mal di gola e mal di testa
- Dolori muscolari e articolari
- Nausea, vomito o diarrea
- Brividi, vertigini
- Difficoltà respiratorie o fiato corto
- Eruzioni cutanee
- Occhi arrossati (congiuntivite)
- Perdita di appetito
- Confusione mentale
- Dolore o senso di pressione al petto
Questi sintomi, combinati con l’aumentata capacità del virus di eludere il sistema immunitario, rendono importante non abbassare la guardia.
I vaccini aggiornati funzionano contro LP.8.1?
Secondo i ricercatori cinesi: “I nostri risultati mostrano che c’è un compromesso tra evasione immunitaria e coinvolgimento ACE2. Questo equilibrio deve essere monitorato attentamente per prevedere l’evoluzione del virus.”
Per questo motivo, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha raccomandato l’aggiornamento dei vaccini anti-Covid per la campagna 2025/2026, includendo le nuove varianti emergenti come LP.8.1.
Conclusioni: cosa possiamo fare?
La variante LP.8.1 del Covid-19 dimostra che SARS-CoV-2 è ancora in evoluzione. Anche se oggi il virus sembra in fase di bassa circolazione, la mancanza di stagionalità e la capacità di eludere il sistema immunitario impongono cautela.
Per proteggersi:
- Mantenere aggiornate le vaccinazioni
- Prestare attenzione ai sintomi, anche lievi
- Seguire le indicazioni delle autorità sanitarie
- Restare informati sull’evoluzione delle varianti
- Tenere alta l’attenzione oggi significa prevenire focolai più gravi domani.
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