Salute

Fibromialgia: sintomi, cause, terapie con i farmaci e rimedi naturali

Solo un terzo degli italiani la conosce. Ci vogliono anni per arrivare alla diagnosi, che in metà dei casi non arriva proprio. Il 12 maggio si celebra la Giornata Mondiale contro la Fibromialgia

La fibromialgia è una sindrome cronica e sistemica. È cronica perché non si risolve con il passare del tempo e sistemica in quanto colpisce più organi del nostro corpo. Sono circa 2.000.000 gli italiani che ne sono colpiti, per lo più donne. Questa sindrome incide in modo significativo sulla qualità della vita dei pazienti. L’età media in cui compare questa sindrome è intorno ai 35 anni, mentre l’aggravamento avviene tra i 45 e i 55 anni.

Quali sono i sintomi?

Le manifestazioni tipiche della fibromialgia sono dolori diffusi che possono essere acuti e brucianti, del tutto simili a coltellate e/o continui e molto profondi. Per poter parlare di questa sindrome devono durare almeno per tre mesi. Possono essere coinvolte diverse parti del corpo: dalle vertebre cervicali a quelle dorsali e lombo sacrali, fino alla parte anteriore del torace. Ci sono 11 punti che provocano dolore durante la palpazione. Sono i cosiddetti tender point. Di solito la fibromialgia comincia a dare segnali da uno di questi punti, che coincidono con le zone degli sblocchi energetici che usa l’agopuntura, per poi andare a colpirli tutti.

Gruppo San Donato

I sintomi principali sono:

  • crampi in diverse zone del corpo,
  • gonfiore e rigidità articolare senza che ci sia infiammazione,
  • viso e mani gonfi,
  • fitte intercostali,
  • nevralgie diffuse,
  • stanchezza cronica,
  • mal di testa,
  • mal di denti,
  • disturbi del sonno,
  • apnee notturne,
  • sindrome dell’intestino irritabile,
  • formicolio alle braccia e alle gambe,
  • dolore pelvico,
  • cistite interstiziale,
  • nausea e vertigini,
  • nebbia cognitiva,
  • depressione,
  • secchezza delle fauci.

Giulio Cavalli, responsabile dell’ambulatorio di fibromialgia nell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, spiega quali sono i sintomi della fibromialgia

La diagnosi della fibromialgia è complessa

Una sindrome che dà tutti questi sintomi è difficile da diagnosticare, perché si tratta di campanelli di allarme comuni a molte altre malattie. Ecco perché in media ci vogliono sette anni per arrivare alla diagnosi. Appartiene alle malattie reumatiche. Il medico di riferimento è quindi il reumatologo.

Il primo passo è la palpazione dei tender point. Se si avverte dolori in gran parte di loro, deve scattare il sospetto che si tratti proprio della fibromialgia. Come abbiamo già accennato i tender point sono punti precisi.

Un altro sistema utile alla diagnosi è contare 7 di questi 14 sintomi:

  1. mal di testa,
  2. aritmie,
  3. tremori alle mani,
  4. disturbi urinari,
  5. sudorazione eccessiva,
  6. secchezza delle fauci,
  7. disturbi alla respirazione,
  8. vertigini e capogiri,
  9. disturbi gastrointestinali,
  10. senso di ostruzione alla gola,
  11. depressione o disturbi dell’umore,
  12. formicolii,
  13. insonnia,
  14. estremità del corpo fredde.

Per riconoscere i sintomi e non confonderli con quelli di altre patologie ci vuole un “occhio allenato”, come spiega nella videointervista Giulio Cavalli, responsabile dell’ambulatorio di fibromialgia nell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Gli esami del sangue

Come abbiamo detto si tratta di una malattia reumatica. Quindi dobbiamo verificare attraverso un esame del sangue se ci sia un fattore reumatoide. Il medico può suggerire anche una TAC o una Risonanza Magnetica per escludere la presenza di un danno articolare. Nella fibromialgia infatti non c’è, come invece succede nelle  malattie reumatiche infiammatorie.

Quali sono le cause della fibromialgia?

Sfortunatamente non si conoscono le cause precise della fibromialgia. La ricerca scientifica ha però identificato alcuni fattori di rischio:

  • sesso femminile;
  • ereditarietà: gli esperti hanno notato che è più facile sviluppare questa sindrome se altri membri della famiglia ne soffrono. C’è l’ipotesi che all’origine ci possa essere una mutazione genetica ancora non individuata;
  • soffrire di altre malattie reumatiche;
  • malattie e infezioni;
  • traumi fisici e psicologici ripetuti;
  • sindrome da stress post traumatico.

Giulio Cavalli, responsabile dell’ambulatorio di fibromialgia nell’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, spiega le diverse teorie. 

Quali sono le terapie contro la fibromialgia?

Abbiamo già detto che si tratta di una sindrome cronica. Di conseguenza non si guarisce. Però può essere gestita sempre meglio.

In genere si utilizza una terapia farmacologica a base di:

  • antinfiammatori non steroidi, come l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene o il paracetamolo;
  • analgesici contro il dolore. Di solito si prescrive il tapentadolo;
  • antidepressivi e miorilassanti;
  • non essendoci infiammazione non si usa il cortisone, a differenza della maggior parte delle malattie reumatiche.

Fabio Intelligente, anestesista e terapista del dolore presso Humanitas San Pio X di Milano, spiega quali sono i trattamenti disponibili.

L’agopuntura allevia i sintomi?

Abbiamo già parlato dei 18 tender point, che se palpati danno dolore. Questi punti corrispondono esattamente agli snodi energetici utilizzati proprio dall’agopuntura. Molti pazienti hanno affermato di aver avuto tanti benefici nel sottoporsi alle cure di un agopuntore. Tra l’altro va sottolineato che l’agopuntura non ha effetti collaterali, a differenza di quello che avviene con i farmaci.

Ci sono altri rimedi naturali efficaci?

Una malattia che unisce componenti organiche a altre psicologiche va curata in modo assolutamente personalizzato. Alcuni pazienti traggono benefici attraverso i massaggi e la fisioterapia. Altri praticando discipline come lo yoga e il tai chi. L’attività fisica moderata e costante è importante. Utile rivolgersi a un professionista. Essendoci anche sintomi all’apparato gastrointestinale, seguire un’alimentazione varia e corretta è ideale. In tal senso è opportuno rivolgersi a uno specialista. Anche le cure termali hanno un impatto positivo, soprattutto le acque termali calde.

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio