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Tumore della vescica: una camminata solidale per accendere i riflettori sulla patologia

Si è svolta "Fermati al Rosso Walk", la camminata promossa dall'Associazione PaLiNUro per sensibilizzare la popolazione su questo carcinoma

Si è svolta a Milano “Fermati al Rosso Walk”, una camminata non competitiva promossa dall’Associazione PaLiNUro-Pazienti Liberi dalle Neoplasie UROteliali. Quattro i grandi temi che PaLiNUro ha voluto coniugare per l’iniziativa, che ha coinvolto nel percorso tre ospedali (Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, ASST Fatebenefratelli Sacco e Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori) e attraversato i principali
parchi, strade e semafori della città: informazione, attività fisica, stile di vita e solidarietà.

«È importante cercare di consolidare certi concetti quando si parla di tumore della vescica e prima di tutto un principio fondamentale: se vedi una traccia di sangue nelle urine, vai subito dal medico per riuscire a diagnosticare tempestivamente la malattia» avverte Edoardo Fiorini, Presidente dell’Associazione PaLiNUro. «Essere informati sui fattori di rischio e saper riconoscere i segnali della malattia, consente il coinvolgimento attivo della persona nelle scelte riguardanti la salute e il percorso di cura».

Gruppo San Donato

La diagnosi precoce è fondamentale per una malattia come il tumore della vescica, che quando diagnosticato precocemente, può avere un decorso molto più favorevole.

«La presenza di sangue nelle urine non deve mai essere trascurata e deve indurre il paziente a sottoporsi ad accertamenti urologici» spiega Giuseppe Procopio, Direttore Oncologia Medica Genitourinaria alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano. «Anche altri disturbi urinari, più frequentemente di tipo irritativo come il bruciore alla minzione, si associano al tumore della vescica. Questi sintomi possono essere erroneamente attribuiti dal paziente a una semplice cistite o, nell’uomo, all’ipertrofia prostatica. La presenza di sangue deve sempre imporre una visita urologica per escludere la presenza di questo aggressivo tumore. Da qui deriva l’importanza di campagne di sensibilizzazione, come “Fermati al Rosso”, che promuovono la conoscenza dei
sintomi e mettono in allerta i pazienti in caso di loro comparsa».

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