L’obesità è una malattia cronica che richiede strumenti adeguati e competenze specifiche. Oggi, anche grazie a nuove terapie, è possibile vincere la resistenza biologica del corpo a perdere peso e a mantenerlo. E al Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Obesità è stata presentata un’installazione, “The Impossible Gym” – simbolo e rappresentazione delle difficoltà che le persone con obesità vivono tutti i giorni – che nasce per superare un pregiudizio ancora troppo diffuso, cioè che la gestione del peso sia soltanto una questione di forza di volontà.
«L’obesità è una sfida complessa che richiede una risposta altrettanto articolata, fatta di diagnosi precoce, percorsi terapeutici personalizzati, ma anche di ascolto e consapevolezza» sottolinea Rocco Barazzoni, Presidente della Società Italiana dell’Obesità. «Progetti come questo aiutano non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a rendere più efficace il nostro lavoro come clinici: perché un paziente informato è un paziente che si cura meglio, che comprende il proprio percorso e che riesce ad affrontare la malattia con maggiore fiducia e motivazione».
I numeri dell’obesità sono in aumento, l’impatto di questa malattia cronica e multifattoriale sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette e sui costi sociali e sanitari è allarmante. E perdere peso è la cosa più difficile, non è solo questione di forza di volontà, ma di come funziona il nostro corpo. A tutto questo, si aggiunge lo stigma.
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Obesità: oggi si può fare un’esperienza immersiva per capire le difficoltà nascoste dei pazienti
«Quando ho visto per la prima volta The Impossible Gym, ho pensato che fosse il tassello mancante di un puzzle che da anni stiamo costruendo per cambiare la percezione e la narrazione pubblica dell’obesità» commenta Iris Zani, Presidente dell’Associazione Amici Obesi. «Purtroppo, i pazienti sono ancora spesso vittime di discriminazioni e pregiudizi, legati a una malattia che è visibile ma non sempre riconosciuta come tale. All’interno di questo cambiamento culturale, il recente riconoscimento legislativo dell’obesità come patologia cronica e recidivante rappresenta un traguardo importante, ma deve ora tradursi in risposte concrete per i pazienti. Proprio per questo, iniziative come The Impossible Gym, oggi più che mai, devono continuare: il cammino è ancora lungo e c’è molto da fare per informare, educare e far comprendere alla società il vissuto delle persone con obesità. L’informazione, la consapevolezza e la sinergia tra comunità scientifica, aziende e pazienti possono fare davvero la differenza».