In Italia, oltre mezzo milione di persone convive con un tumore del sangue. Ogni anno si registrano circa 30.000 nuove diagnosi. Numeri importanti, che raccontano una realtà in continua evoluzione. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi le prospettive per i pazienti sono profondamente cambiate: aumentano le possibilità di guarigione e, in molti casi, è possibile convivere a lungo con la malattia mantenendo una buona qualità di vita.
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Da anni l’AIL finanzia progetti di ricerca scientifica
Risultati raggiunti anche grazie ad AIL – Associazione italiana contro le leucemie, che nell’ultimo anno ha finanziato complessivamente 157 progetti di ricerca scientifica. E con il titolo “Dalla Ricerca alla Cura: l’azione di AIL nella lotta ai tumori del sangue” si è tenuto un incontro in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro questi tumori del sangue.
«Negli anni, anche grazie al costante sostegno economico della nostra Associazione, le terapie per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma sono diventate sempre più mirate ed efficaci e siamo convinti che molte altre cure arriveranno, capaci di curare forme di tumore finora difficili da trattare e di offrire una qualità di vita sempre migliore ai pazienti» spiega Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL.
La ricerca scientifica è uno dei pilastri di AIL, che la sostiene attivamente da sempre. «AIL, oltre a sostenere in molti modi l’assistenza ai pazienti e ai loro famigliari, da sempre promuove la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma» conferma William Arcese, Presidente Comitato Scientifico AIL e Professore di Ematologia Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
«AIL si avvale di un proprio Comitato Scientifico che, oltre all’attività di informazione e aggiornamento continuo sui progressi clinici e di ricerca, opera come organo consultivo di indirizzo scientifico e di valutazione progettuale delle iniziative di ricerca clinico-biologica. Nel campo dell’ematologia neoplastica sono numerose ed estremamente promettenti le acquisizioni clinico-terapeutiche sviluppatesi nel corso degli anni, e il contributo di AIL alla ricerca risulta particolarmente ampio e ramificato».