Continui a fare incubi? Forse dormi troppo

Può accadere che si abbiano incubi dopo aver vissuto esperienze sconvolgenti. È noto infatti che una delle conseguenze del disturbo da stress post traumatico siano proprio sogni brutti. Questo disturbo si manifesta dopo un evento traumatico estremo a cui abbiamo assistito, che ha messo in pericolo la propria vita o la vita di un’altra persona. Gli esempi tipici sono gli attacchi terroristici, le rapine, specie a mano armata, eventi meteorologici estremi, incidenti.

In questo articolo

L’Università di Oxford ha indagato sugli incubi

In molti però fanno incubi senza per forza aver avuto pessime esperienze di vita. Ora l’Università di Oxford ha voluto indagare, portando a termine uno dei più importanti studi sulla materia, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology.

La ricerca britannica sugli incubi

I ricercatori, guidati da Stephanie Rek, hanno messo sotto osservazione 846 persone, tutte interessate nel seguire studi sul sonno. Ai partecipanti è stato chiesto se avessero fatto brutti sogni nelle due settimane precedenti e quanto fossero stati brutti. Poi è stato chiesto loro quale fosse la loro situazione psicologica, se avessero divorziato recentemente o avessero avuto problemi legali, quanto avessero dormito e se avessero assunto droghe o alcolici.

Anche l’ansia è un fattore di rischio

Come era facilmente intuibile si è scoperto che chi vive con ansia il futuro fa più facilmente brutti sogni. I ricercatori hanno sottolineato che avere pensieri negativi prima di addormentarsi influenzi negativamente i sogni.

Dormire molto aumenta il rischio di fare incubi

La novità è che l’équipe di scienziati ha anche evidenziato una maggiore frequenza di incubi in cui dorma più di nove ore al giorno. Questo perché aumenta le fasi REM, che sono il periodo durante il quale generalmente sogniamo.

Le preoccupazioni invece non causerebbero incubi

O meglio, le persone che fanno brutti sogni per altri motivi tendono ad avere continue interruzioni del sonno, che esacerba le loro preoccupazioni il giorno successivo, spingendoli a farli dormire più a lungo il giorno successivo.