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Diabete: le nuove terapie proteggono cuore e reni

Al congresso AMD sono stati presentati i risultati dello studio SUSTAIN 6 con semaglutide iniettiva, che confermano i benefici di questo trattamento nel migliorare il controllo glicemico e nel prevenire le complicanze cardiovascolari

Il diabete può determinare effetti e complicanze su cuore e reni, ma oggi grazie a terapie farmacologiche di nuova generazione, oltre a gestire in maniera sicura ed efficace la malattia, è possibile ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e renali. È questo il messaggio principale che arriva dal congresso annuale di AMD, l’Associazione
Medici Diabetologi, che si è svolto recentemente a Bologna.

Diabete: le complicanze a carico di cuore e reni

I meccanismi principali all’origine delle complicanze derivanti dal diabete sono l’iperglicemia e l’ipertensione, che causano stress ossidativo e infiammazione cronica, alterando l’anatomia degli organi e portando a restringimento dei vasi sanguigni e disfunzione degli organi.

«I segnali delle complicanze cardiache del diabete includono dolore toracico e oppressione al petto, affaticamento e mancanza di respiro, battito cardiaco irregolare e sensazione di svenimento» avverte Giuseppina Russo, professoressa di Medicina interna all’Università degli Studi di Messina e Presidente Eletto di AMD. «Altri sintomi possono essere palpitazioni, sudorazione, nausea, confusione mentale e lentezza nella guarigione delle ferite. I problemi renali causati dal diabete possono manifestarsi con ipertensione, gonfiore degli arti inferiori e la presenza nelle urine di una proteina che si chiama albumina».

Queste complicanze dovute al diabete possono provocare infarto, scompenso cardiaco, insufficienza renale terminale che può portare nei casi più fortunati al trapianto e nei casi peggiori alla dialisi.

Quali strategie aiutano a prevenire danni a cuore e reni nelle persone con diabete?

«Per prima cosa, è bene tenere sotto controllo in modo ottimale la propria glicemia, la pressione arteriosa, l’obesità e la quantità di grassi nel sangue, in particolare trigliceridi e colesterolo. Oggi, grazie a terapie innovative come i farmaci GLP1 (semaglutide), è possibile non solo gestire il diabete in modo efficace, ma anche ridurre il rischio delle sue principali complicanze» spiega Russo.

«Al congresso AMD sono stati presentati i risultati dello studio SUSTAIN 6 con semaglutide iniettiva, che confermano i benefici di questo trattamento nel migliorare il controllo glicemico e nel prevenire le complicanze cardiovascolari nei pazienti con diabete» prosegue Russo. «In più, lo studio FLOW ha evidenziato il potenziale di questa molecola nel proteggere anche la funzione renale e nel prevenire i rischi associati al danno renale».

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